
Dalla Madonna dell’Arco a Pozzano a Castellammare fino a Vico Equense e Positano da Santa Maria del Castello a Montepertuso , ma anche l’ Avvocata a Maiori sulla Costiera amalfitana , a Ravello e Scala Santa Maria dei Monti, Valle dei Mulini ad Amalfi , Praiano San Domenico , Punta Campanella a Massa Lubrense, Le Tore a Sorrento e il Faito fra Castellammare e Vico Equense. Tra siti archeologici, eventi, musei e parchi naturali in provincia di Napoli e in Campania ci sono varie interessanti mete come sotto il Vesuvio a Madonna dell’Arco, frazione di Sant’Anastasia e meta del consueto pellegrinaggio del Lunedì in Albis fin dal 1450. Sono attesi in quattrocentomila fin dalle tre del mattino, tra squadre di «fujenti», pellegrini e turisti, alle porte del Santuario domenicano. Nella Cittadella Mariana sono state disposte anche misure antiterrorismo con più di cento tra carabinieri, militari dell’esercito e poliziotti, barriere antitir e unità cinofile per la bonifica delle aree.
Boscoreale. Aperti oggi e domani, dalle 8.30 alle 19. 30 con ultimo ingresso alle 18, gli scavi che hanno riportato alla luce una lunga serie di ville romane concentrate nell’area che ricondurrebbe al Pagus Augustus Felix Suburbanus, vale a dire un sobborgo pompeiano. Villa Regina oggi è completamente restaurata e a ridosso svetta l’Antiquarium, parte integrante del percorso di visita: vi sono custoditi reperti provenienti dagli scavi vesuviani e stabiesi e vi si possono ammirare reperti che offrono uno spaccato su usi e costumi della vita romana.
Castellammare. Recupero delle tradizioni con una festa, il «Lunedì di Pozzano», che fino agli anni ’90 era un appuntamento immancabile per gli stabiesi. Aperti al pubblico, inoltre, gli scavi archeologici dell’antica città di Stabiae che registrano ogni anno circa trentamila visitatori (8,30 19, 30).
Ercolano. Il Parco inferiore di Villa Favorita sarà accessibile ai turisti fino alle 13 di domani, una delle più sontuose ville vesuviane del diciottesimo secolo, residenza di Ferdinando di Borbone e situata nel tratto di Corso Resina denominato Miglio d’Oro. Fino alle 19, 30 sarà invece possibile visitare l’area archeologica, nella lista dei siti del patrimonio mondiale Unesco. Accesso regolare, dalle 9 alle 17, al sentiero del Gran Cono del Vesuvio che conduce alla cima del vulcano, tra i luoghi più gettonati dai turisti.
Marano. Processione della Madonna di Vallesana, detta anche Madonna della Cintura, su un carro artistico per le vie del centro storico fino alla chiesetta di Vallesana dove è custodita. Una tradizione che dura da tre secoli, tempo dell’arrivo in città dei frati Agostiniani.
Pompei. Previsti flussi turistici importanti agli scavi archeologici di Pompei dove, da fine marzo scorso, sono state aperte per la prima volta al pubblico la Casa dell’Orso ferito e la Casa di Sirico. Due bellissime Domus inaugurate di recente e pronte a farsi ammirare anche dai turisti del Lunedì dell’Angelo (8.30 19.30).
Portici. Apertura eccezionale, nel giorno di Pasquetta, per il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa (9, 30 19, 30). Meta di oltre trentamila visitatori nel 2016, il museo è realizzato sul sito dove sorgeva il reale opificio borbonico concepito da Ferdinando II di Borbone come industria siderurgica e, più tardi, come fabbrica di locomotive a vapore. Sette padiglioni, 36mila mq di esposizione e la carrozzasalone del treno dei Savoia.
Roccarainola. Sarà aperta la «foresta incantata»: apertura straordinaria ai varchi Fossa Agnone e Costa Grande dalle 9 alle 19 per chi voglia trascorrere una Pasquetta tradizionale nella natura selvaggia e magari attrezzarsi di cestino da pic-nic. Ben 950 ettari e centomila piante per la foresta demaniale in tredici spettacolari percorsi da affrontare a piedi o in mountain bike. Sul punto più panoramico, una vista mozzafiato che spazia da Napoli a Sorrento fino a Ischia e Capri.
San Giorgio a Cremano. Fruibili, a Pasquetta, tutti i parchi di Villa Bruno e Villa Vannucchi. Aperta inoltre la casa di Massimo Troisi (dalle 11 alle 13): libri, fotografie, la bicicletta usata dall’attore sul suo ultimo set, quello de «Il Postino», ritratti e locandine dei suoi lavori.
Sant’Anastasia. Cittadella blindata per la processione dei «fujenti». Arriveranno in quattrocentomila alle porte del Santuario di Madonna dell’Arco, con labari e toselli da lasciare rigorosamente fuori dalle porte della chiesa. Divisa bianca, fascia azzurra a tracolla e rossa ai fianchi, i «battenti» renderanno omaggio all’icona della Vergine. Mentre in chiesa i fujenti renderanno omaggio alla «Mamma dell’Arco», nella cinta cittadina fuori dal Santuario impazzano intanto fiera e tammurriate fino a sera inoltrata. La cittadella Mariana sarà blindata e interdetta alle auto, pronte le disposizioni in materia di viabilità, i bagni chimici e le misure di sicurezza. Si potrà accedere solo dalla porta centrale e le squadre dei battenti, rigorosamente in divisa, faranno il loro ingresso da via Arco (lato Sant’Anastasia e lato Napoli) a turni alterni, mentre i civili potranno entrarvi da via Sorrentino ogni ora.
Sorrento. L’itinerario più gettonato per il Lunedì dell’Angelo comprende di sicuro i «Bagni della Regina Giovanna», scogliera situata a capo di Sorrento nonché uno dei siti archeologici più importanti della penisola dove si fondono natura, mare e passato. Scrigno di storia che ospita i resti di un’antica villa romana del I secolo a. C. aveva una superficie di circa trentamila metri quadri, dei quali oggi è possibile visitare solo i ruderi. Solo oggi sarà possibile visitare il cantiere espositivo «Sorrento Young Art Festival» a Villa Fiorentino (10-13/16-20) che resterà chiuso domani e proseguirà poi fino a domenica 23, l’evento è incentrato sulle arti figurative.
La nostra classica passeggiata rimane quella di Santa Maria del Castello Pasquetta all’insegna della natura per chi deciderà di affrontare i percorsi tra le colline vicane preceduti da una visita alla chiesa di Santa Maria del Castello e allo spettacolare Belvedere. Qui al confine con Positano che sovrasta si può decidere di percorrere Le Tese una lunga scalinata che arriva direttamente giù Positano, un sentiero che va al Rifugio Capodacqua oppure la strada che porta aalla vecchia caserma della forestale, da qui dopo numerosi scalini, si giunge a Montepertuso, o al sentiero che attraversa Vallone Pozzo, costeggiando l’imponente parete rocciosa alla cui base affiora la sorgente Dragone a Positano
Nella foto il Belvedere di Santa Maria del Castello
Fonte : PositanoNews.it
Link notizia : https://www.positanonews.it/2025/04/uso/3777315/