Amalfi. Al Santa Caterina, hotel icona di Amalfi, essere viziati e coccolati non è un’offerta, è una…
Amalfi. Al Santa Caterina, hotel icona di Amalfi, essere viziati e coccolati non è un’offerta, è una religione verso i clienti che qui giungono, e che sempre tornano perché è difficile farne a meno. Al ristorante Glicine, tra i 374 ristoranti stellati della Guida Michelin Italia 2020, Reporter Gourmet ha dedicato un articolo intitolato: “Come prendere 1 stella Michelin curando centinaia di servizi al giorno in un hotel: il successo di Giuseppe Stanzione al Glicine del Santa Caterina di Amalfi”.
Un’antica villa di mare in stile Liberty circondata dalla naturale bellezza della Costiera Amalfitana, a far da cornice le lussureggianti bouganville e il limoneto ancora coltivato come una volta. E poi la scogliera, l’altezza delle suite con vista a picco nel mare. Una poesia, come tante di poesie ne sono state scritte ispirandosi a questi luoghi che solo l’Italia possiede. Alcuni versi nuovi, di una poesia modificata e riletta nei secoli, sono stati scritti da Giuseppe Stanzione, il cuoco salernitano al comando del ristorante fresco fresco di stella Michelin all’interno della struttura, Glicine.
Con vista mozzafiato sulla baia di Amalfi inclusa nella cena, durante la bella stagione siederete nella floreale terrazza dove sarà servita la cucina tipica della costa secondo un linguaggio mediterraneo, firmata da equilibrio, ricerca e innovazione, segni distintivi di Stanzione. Classe 1978, originario di Salerno, diploma alberghiero nel 1997, molteplici esperienze professionali in Italia e all’estero (California, Australia, Cina e Thailandia), tra le più importanti compaiono le cucine capitoline del Convivio Troiani, gli stellati Locanda Solarola di Castel Guelfo (Bo) e il Ristorante Arquade di Villa del Quar a San Pietro in Cariano (Ve), entrambi capitanati dallo chef Bruno Barbieri. Nel 2008 prende il timone della cucina del ristorante Casa del Nonno 13, di Mercato S.Severino, insignito nello stesso anno con una stella Michelin; poi nel 2011 al comando del Ristorante Le Trabe di Capaccio-Paestum dove arriva la prima stella nel 2013.
Infine dall’inizio del 2019 giunge nella lussuosa struttura della famiglia Gambardella da oltre quattro generazioni, e colpisce subito La Rossa che lo premia. In posti come questo tutto funziona alla perfezione, sono minime le sbavature, si sta che è una meraviglia; spesso non ci si rende conto della mole di lavoro e organizzazione messa in piedi, soltanto per il comparto ristorazione. “Entro nelle cucine la mattina per le colazioni, esco dopo il servizio di cena. Abbiamo centinaia di servizi tra il room service e il bistrot, il ristorante Al Mare -meraviglioso spazio pensato per un luminoso pranzo di gran gusto a due passi dal mare: crudi, pizze, capresi, risotti, fritture con buona proposta di vini al calice, anche di Champagne-“.
Chef Stanzione è executive di tutto, anche dei 170 dipendenti, “una cerimonia ogni giorno!”, dice sorridendo. Altri spazi saranno organizzati e creati con formule nuove, ci sarà uno chef table, insomma sembra impossibile aggiungere proposta qualitativa nel Santa Caterina, ma con la predisposizione della proprietà da una parte, e l’energia e metodo dello chef dall’altra, il cliente avrà ancor più offerte (si potrà cenare anche sulle rocce a ridosso del mare).
Fonte : PositanoNews.it