Tanta delusione ed amarezza per il quarto, e ultimo, posto a Genova, ma anche tanti…
Tanta delusione ed amarezza per il quarto, e ultimo, posto a Genova, ma anche tanti attestati di stima per gli atleti da tutta la Costiera amalfitana. Particolarmente qualificato il parere dell’avvocato e amico Ennio Falcone che in passato si è occupato dell’organizzazione che vogliamo pubblicare
“Prepararsi per un importante evento sportivo comporta mesi, se non anni, di sacrifici, allenamenti, sofferenze, rinunzie personali e quant’altro.
I ragazzi dell’armo amalfitano che oggi è giunto quarto a Genova, (ovviamente parlo per quelli di Amalfi che conosco direttamente), si sono sacrificati moltissimo, in quanto lavorano in modo impegnativo, ma riescono a trovare anche il tempo per allenarsi sottraendo per lo sport molto del loro tempo libero.
Chi mi conosce, e ricorda i miei trascorsi, insieme ad altri amici, come organizzatore dell’ente regata di Amalfi, sà che ho sofferto molto nel vedere la nostra barca arrivare mestamente quarta, con notevole distacco, ma, permettetemi, comunque, di dare un ideale abbraccio ai ragazzi di Amalfi, perché conosco il loro impegno, la loro serietà ed i loro sacrifici, e l’unica cosa assurda che posso sottolineare è quella di organizzare una regata a metà ottobre, dopo una stagione estiva in cui i ragazzi si sono dovuti sobbarcare fra lavoro ed allenamento, ed hanno gareggiato in condizioni meteo pessime, (anche se ciò è uguale per tutti gli altri equipaggi).
L’esigenza di subordinare l’evento sportivo ad ulteriori manifestazioni del paese ospitante, non è sempre corretto dal punto di vista della preparazione sportiva.
Non voglio cercare scusanti, per la non bella figura che abbiamo fatto oggi nelle acque genovesi, ma solo ribadire che ho potuto vedere personalmente l’impegno che questi ragazzi hanno profuso, e certamente non si sono risparmiati. Saranno i tecnici ad analizzare la gara e stabilire dove si è sbagliato, per trarne tesoro per la prossima edizione ad Amalfi dove i ragazzi saranno chiamati a dare il massimo per la vittoria, ma dovranno essere adeguatamente supportati dagli organizzatori, e messi tutti quanti nelle stesse condizioni di gareggiare. Poi mi sembra giusto un invito a non demoralizzarsi, in quanto è già successo altre volte che, dopo una sconfitta, il galeone azzurro è riuscito di nuovo a primeggiare, e sono sicuro che succederà la stessa cosa nella prossima edizione del palio remiero. Ovviamente ora e sempre forza Amalfi.”
Fonte : PositanoNews.it