Anche Gianfranco Vissani ha consegnato, in modo simbolico, le chiavi del proprio ristorante di Baschi…
Anche Gianfranco Vissani ha consegnato, in modo simbolico, le chiavi del proprio ristorante di Baschi al sindaco del comune umbro, Damiano Bernardini, nell’ambito della mobilitazione nazionale ‘Risorgiamo Italia’. Il flash mob silenzioso programmato per il 28 e 29 aprile ha animato per due giorni tutto il Paese, per denunciare la situazione del settore, le cui perdite ad oggi ammontano a 34 miliardi stimati, secondo l’ultima analisi Fipe-Confcommercio.
Risorgiamo Italia: anche Gianfranco Vissani aderisce alla protesta
Ben sette gli operatori della ricezione-ristorazione che oggi hanno chiuso per sempre, simbolicamente, le serrande della loro attività, consegnando al primo cittadino le chiavi in segno di responsabilità. Nel farlo il famoso chef umbro, già volto televisivo conosciuto in tutta Italia, ha consegnato una lettera di ulteriore denuncia, firmata da tutta la piccola delegazione, denunciando come il Covid-19 “a volte è meno pericoloso dell’indifferenza di chi non vuole comprendere le esigenze nazionali e locali di un intero settore in ginocchio”.
La rabbia di Vissani: “Ecco le chiavi del ristorante, senza aiuti falliremo tutti”
Condividi
Vissani ha inoltre consegnato il suo pensiero ai Social Network e da lì ai suoi clienti e ai suoi fan, cercando di infondere coraggio ai colleghi nello spirito della manifestazione #risorgiamoitalia: “Dobbiamo parlare con forza al Governo, che ci deve ascoltare. Sono tre mesi che siamo chiusi, andiamo per il quarto. Da dove li prendiamo i soldi? Noi siamo i gioielli d’Italia – incalza – qualcosa di meraviglioso, ma non solo noi, tutto l’indotto che è attorno all’accoglienza italiana. Oggi però non dobbiamo leccarci le ferite, dobbiamo essere concreti, chiedere aiuti ben precisi. Ci siamo rotti – aggiunge – di questa situazione, mascherine o non mascherine, per piacere, siamo più obiettivi”. Dopo un elogio alle bellezze italiane, da cui ripartire, conclude con le sue previsioni: “Forse dovremo essere meno cari, riguardare un po’ i prezzi, fare una cucina meno sofisticata? Aspettiamo, vediamo, intanto diamo un segno positivo alla nostra Italia, a coloro che ci amano”.
Fonte : PositanoNews.it