Meta, Sorrento . Angie Cafiero non c’è più. Mi sembra incredibile non vederla ne leggere…
Meta, Sorrento . Angie Cafiero non c’è più. Mi sembra incredibile non vederla ne leggere più i suoi articolo sulla gastronomia e sul territorio , sempre fatti in punta di penna, una giornalista , una donna che amava la cucina e la giovialità, simpatia ed energia pura, la abbiamo sempre stimata e rispettata.. Ci sembra incredibile che ora non ci sia più
“e’ arrivato il momento del cordoglio.
Ricordatela per il suoi sorrisi, per la sua luce, per la sua spontaneità, per il suo essere vera.
per i regali improbabili, per gli orecchini ancora piu’ improbabili, per l’uncinetto, per l’inseparabile macchina fotografica, per i commenti salaci, per il suo ” vado in islanda a vendere pescecane putrefatto”.
Per le amicizie che sono nate attraverso lei e con lei.
per i regali improbabili, per gli orecchini ancora piu’ improbabili, per l’uncinetto, per l’inseparabile macchina fotografica, per i commenti salaci, per il suo ” vado in islanda a vendere pescecane putrefatto”. Par i vaffanculo deti e per quelli non detti!
Non ricordo un solo momento in cui non abbia sorriso.
Angie Cafiero o Angina Pectoris o Atropina de Profundis, è stata una delle amicizie piu belle, intense e spontanee che possa vantare, vorrei esistesse un’altra vita che ti premi per il dolore che hai sofferto in questa.”
La foto che abbiamo scelto è quello che lei ha scelto per il suo profilo per la trasmissione con Cannavacciuolo
Angie ha un bellissimo sito dove si può apprezzare il suo modo di scrivere e un angolo su quello che dicono di me
Angie Cafiero incarna la perfetta espressione della Cultura mediterranea in tutta la sua carnalità.
Angie è femmina “pulpeuse”, come la definirebbero i miei amici francesi (“pulpeuse se dit d’une femme aux formes rebondies et sensuelles”, per citare il dizionario Larousse), che rappresenta ed è rappresentata in pieno dall’idea di perfezione del corpo femminile canonizzata dagli antichi greci, con le sue forme appunto “abbondanti e sensuali”.
Nei suoi scritti è portatrice del sedimentato di una Storia pluri millenaria, frutto di scambi, invasioni, melange di lingue, caratteri, razze, passioni, soprattutto passioni, e di una finissima, piccante ironia, quell’Italicum acetum, impressole nel DNA dalla terra dove è nata e dove vive.
Amante e cultrice del buon mangiare, delle ricchezze naturali e tradizionali del territorio, rende alla Gastronomia e al buon vino il giusto rango che meritano nella cultura e nella letteratura di un popolo.
Nei suoi scritti passione, gusto, arte culinaria, erotismo, diventano poesia.
E’ tosta, è forte angie ma ogni sua parola, anche la più sarcastica è carica di femminile sensualità.
L’ho conosciuta attraverso alcuni amici comuni. Dopo aver letto alcuni suoi commenti e le prime interviste gastronomiche, ho cercato di saperne di più sul web, e alla voce “Angie Cafiero”, mi si è aperta la porta di un mondo piacevolmente affine al mio sentire. Così le ho chiesto amicizia, un’amicizia di cui mi sento onorato. (Francesco Romano)
Angie Cafiero è bella, solare, è morbida. E sa uccidere. Chi lo direbbe? Io.
Angie ti uccide con i suoi succulenti esperimenti culinari sparati su Facebook a mezzogiorno, quando noi mortali con l’idiosincrasia per la cucina al massimo aspiriamo a un panino sereticcio. Ti uccide con i suoi post taglienti come lame di coltello, che non la fanno buona a nessuno. È diretta come un FrecciaRossa su un aspirante suicida, come un colpo di 3.57 Magnum in pieno petto. Angie non ha mezze misure: o si ama o si odia. È per questo che è mia amica. (Simonetta Santamaria)
Angie Cafiero, giornalista gastronomica, scrittrice, cuoca provetta, amica appassionata, creatura di fascino e talento inusuali. Una vera donna dei Gemelli, intrigante e geniale, originale nel vestire, piena di ironia e di cuore. Ha mille idee e riesce anche a realizzarle, il che già di per sé é un miracolo. Per noi che la conosciamo una persona unica e speciale alla quale é impossibile non affezionarsi. Diabolica Angie!Frequentarla e ascoltarla é un’esperienza che consiglio a tutti. (Francesca Battistella)
Angie mi trasmette energia positiva e propositiva è una persona che quando decide di fare una cosa la fa, quindi attendibile. L’attendibilità credo che sia un grande dono a volte più importante di tutti gli altri che si possono possedere perchè ti permettono di costruire intorno un bel
mondo.
Credo che abbia un carattere audace e tenace e a volte anche autoironica anche se tal volta ti ho sentita pò scoraggiata per quello che che vedi non funzionare intorno a te ma poi succede che allo stesso tempo ti rimbocchi sempre le maniche e col
tuo sorriso sai andare avanti. (Valeria Nicoletta)
“Quando ho conosciuto Angie era il miglior momento per conoscere una persona eccezionale: era autunno, per mia fortuna. In primavera sarebbe stato diverso, forse mi avrebbe schiaffeggiato perché avrei tentato di palpeggiarla.
Non è propriamente un sex symbol, intendiamoci, ma l’immaginario erotico sensuale delle persone che curano lo spirito al pari del corpo ha bisogno di intercettare stimoli più elevati. Ed io questo cercavo.
La bellezza prorompente di Angie era cumulata ad una simpatia surreale, allegra e cerebrale. Il suo melange di classe e popolarismo mi ipnotizzo; la sua prontezza di spirito nel definirmi, nel chiedere a Pino Imperatore:
«Zio Pi’, ma chist’ fa’ finta, o è scem’ over’ ?“ Mi irretì.
Restai per anni innamorato di lei, mi arresi quando capii di essere stato tradito con un Sartù di riso al forno (a mia attenuante la provola: cornuto si, ma affumicato).”
Francesco Di Domenico “Didò” – vincitore del Premio Massimo Troisi 2011
Angie è un concentrato di gioia, spontaneità, emozioni. È gustosa come uno spaghetto con le vongole, saporita come una linguina ai frutti di mare, dolce come una sfogliatella. Lei non è una donna. È di più: una femmina. In ogni suo gesto, in ogni sua parola. In tutte le cose che fa. Conoscerla è un viaggio nelle passioni. Volerle bene è facile. Nel suo sorriso è custodita la formula magica di tutti i buoni sentimenti. zio pino – Pino Imperatore
NON BASTA?
Allora leggete come si descriveva per capire che bella persona era..
Mi chiamo Angie Cafiero, vivo in un posto di mare dove al profumo della salsedine e dei limoni si miscela quello della monnezza, creando un’armonioso ed inebriante pout-pourri.
Una donna come me, la incroci probabilmente al supermercato quando vai a fare la spesa, ma non la guardi, enno’ che non la guardi, perche magari la signorina, anoressica con la scollatura e le tette rifatte, che sbircia con occhio libidinoso, il banco dello yogurt col 10% dei grassi in meno e li’ vicino in agguato
Sono rotondetta, come una modella di botero, colorata, effervescente, amante della buona tavola, mi piace cucinare per gli amici.
Per più di dieci anni ho curato la Guida al Mangiare bene di Supereva, che contava circa 10mila iscritti occupandomi altresì delle sezioni dedicate alla Cucina ed Erotismo, Cucina Etnica, Napoli e Campania, Penisola Sorrentina e Costiera Amalfitana, Musica Folk e una rubrica semiseria dedicata all’universo maschile Uomini&Uomini.
La mia grande passione è la cucina della tradizione, ed è per questo che ho creato su Facebook il gruppo dei Fondamentalisti Gastronomici, un allegra brigata di appassionati gastrocultori come me amanti delle tradizioni popolari, delle ricette, e del cibo anche dal punto di vista antropologico, con discussioni dedicate ai piatti tipici delle nostre regioni, con una finestra aperta su tutto il mondo e sulla cultura in generale, il gruppo nasce da una mia idea e di Enzo “La Marenna”.
La cucina è per me condivisione, scambio, dono, e non esistono persone che non sanno cucinare, semplicemente non mettono passione in quello che fanno e preparar da mangiare è un grande atto d’amore verso chi si ama.
La grandezza e l’immenso background intellettuale, formativo, ed educativo in possesso in ognuno di noi stimola il confronto culturale e l’interazione dei componenti il gruppo e che racchiude al suo interno, persone che hanno in comune non solo la passione per il buon cibo, ma che vogliono essenzialmente appagare, educare e gratificare il palato.
Le storie di antiche cucine economiche, dei piatti di un tempo, anche di prodotti che attualmente non sono tanto semplici da reperire, riscaldano il cuore e la memoria, e quando c’e’ si racconta è un prezioso dono che ognuno di noi fa agli altri
Questo gruppo vive, e si rinnova e, c’e’ il riscontro ed il confronto periodico nella vita reale, e prosegue nel virtuale.
Sono genuina, un prodotto tipico della mia terra! Un incrocio tra: la Laurito, Tina Pica e Sofia Loren!
Sono Ironica, mi piace scherzare, e puntualmente mi ritrovo a dover spiegare le battute, per cui, se siete un tantinello umbratili, state lontani da me, non solo faccio venire la cirrosi epatica ma soprattutto perche’ soffrendo di un “Disturbo dissociativo di gravità variabile” (sdoppiamento della personalità) , è facile la scaricatrice di porto possa prendere il sopravvento sulla nipote del parroco.
… Mi piacciono gli uomini alti almeno 18 buatte di san marzano, con una bella voce calda e profonda, meglio se con rughe e capelli grigi, e, trovo molto sensuali quelli che sanno cucinare con passione.
Ho qualche difettuccio: un occhio di vetro, con uno strabismo di venere in dotazione naturale ( a Napoli si dice cu n’uocchie guarda ‘a jatta e cull’ate frieje ‘o pesce:-), una gamba di legno intarsiata, ma il pezzo forte della collezione è la tetta in materiale alloplastico
Tengo a precisare che comunque ho fatto recentemente il tagliando:-) e che sono alla ricerca di qualcuno che mi baci e chissà potrei anche trasformarmi…
…detesto chi martorizza la lingua italiana ad esempio utilizzando le kappa
…e adesso che siete arrivati fin qui…vi confesso un segreto:-) ho avuto la grande fortuna di seguire il Laboratorio di Scrittura Umoristica “Achille Campanile” tenuto dal grande Pino Imperatore, e non meno grande Edgardo Bellini, ludolinguista, che non è affatto una brutta parola, e forse se son riuscita a scrivere tutto questo, un po’ lo devo anche a loro.
Nell’ottobre 2015 ho pubblicato il libro “Napoli a tavola in 100 parole” per l’Editore Giulio Perrone, in collaborazione con Enza Alfano, dove ho selezionate centosette ricette appartenenti alla tradizione gastronomica napoletana che sono state abbinate ed altrettanti centosette autori che hanno scritto un mini racconto di cento parole.
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Fonte : PositanoNews.it