I pizzaioli di Tramonti con il mondo dell’imprenditoria enogastronomica per chiedere aiuto al governo
L’Associazione Pizza Tramonti sta preparando il terreno per quando ci sarà la ripresa delle attività. I pizzaioli di Tramonti, già da tempo avevano trovato un accordo con i Pubblici Esercizi Campani, ed avevano espresso la propria disponibilità a colloquiare con il governo, per salvare il Made in Italy. A questa serie di azioni, portate avanti con lungimiranza dalla realtà associativa presieduta da Vincenzo Savino, si aggiunge un tassello fondamentale: l’APT rinnova le richieste a Governo e istituzioni, questa volta con un blocco importante dell’imprenditoria enogastronomica, firmando un importante intesa con con 26 realtà e più di 34.000 associati tra cuochi, ristoratori, pizzaioli, panificatori, pasticceri, cioccolatieri, gelatieri, responsabili di sala.
Si chiedono azioni necessarie, nella consapevolezza della centralità che il turismo enogastronomico, l’artigianalità e l’ospitalità rappresentano. Un comparto che è di fatto una leva strategica per il rilancio economico del Paese e il principale strumento di valorizzazione del Made in Italy. Queste realtà, tra cui l’Associazione Pizza Tramonti, lanciano un appello affinché siano adottate con immediatezza queste 8 misure essenziali per la sopravvivenza di moltissimi rappresentanti che operano nel settore:
1. Cancellazione delle imposte nazionali e locali pertinenti (a titolo indicativo e non esaustivo TARI, IMU, affissione, occupazione suolo pubblico, etc.), credito per utenze relative alle attività commerciali; rateizzazione dei pagamenti degli acconti IRES, IRAP previste a giugno e senza interessi.
2. Proroga della cassa integrazione straordinaria per il personale in forza al 23.02.2020 e fino al 31.12.2020.
3. Sospensione di leasing, mutui e noleggio operativi fino al 31.12.2020, recupero delle mensilità congelate in coda al periodo previsto dalla relativa misura posta in essere.
4. Armonizzazione da parte dello Stato delle regole per l’accesso al credito.
5. Credito d’imposta al 60% riconosciuto al proprietario fino al 31.12.2020 con 40% dell’importo a carico del locatario e misura semplificata (cedolare secca).
6. Detassazione (straordinari) sulle risorse umane in organico, detassazione degli oneri contributivi e assistenziali e dei benefits sino al 30 giugno 2021.
7. Possibilità estesa a tutto il comparto ristorazione di effettuare l’asporto.
8. Misure di sostegno a fondo perduto, ristori e indennizzi, per il periodo di chiusura obbligatorio imposto per legge dall’emergenza covid-19 (pari al 10% del fatturato in relazione allo stesso periodo di riferimento).
“Ora più che mai bisogna fare rete – ha commentato il Presidente dell’APT Vincenzo Savino –. Bisogna dare un’unica voce a nome di tutto il comparto food, per richiedere in modo deciso di attuare da subito politiche di sostegno. Solo camminando insieme potremmo guardare oltre, uniti possiamo farci sentire per il bene comune”.
Ecco i firmatari di questa intesa per salvare l’imprenditoria enogastronomica e il Made in Italy: ADG, Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto; AIG, Associazione Italiana Gelatieri; AMPI, Accademia Maestri Pasticceri Italiani; APAR, Associazione Provinciale Pasticceri Artigiani Reggini; APCI, Associazione Professionale Cuochi Italiani; APGA, Associazione Pasticceri Gelatieri Artigiani; APN, Associazione Pizzaiuoli Napoletani; APT, Associazione Pizza Tramonti; Associazione Ristoranti Follonica; CHIC, Charming Italian Chef; Cibo di Mezzo; Compagnia Gelatieri; Conpait, Confederazione Pasticceri italiani; Conpait Gelato; Consorzio Parma Quality Restaurants; EPPCI, Eccellenza Professionale Pasticceria Cioccolateria Italiana; FIC, Federazione Italiana Cuochi; Gelatieri per il Gelato; Imprendisud Gruppo Ristorazione; JRE, Jeunes Restaurateurs Italia; Le Soste di Ulisse; Ri.Un., Ristoratori Uniti; Ristoranti del Buongusto; Ristoratori del Sannio e alto Casertano; Ristoratori Emilia Romagna; Unione Ristoranti del Buon Ricordo.
Fonte : PositanoNews.it