Cannavacciuolo entusiasma la sagra di Ticciano. Successo per la “Festa dei Sapori Contadini” . E…
Cannavacciuolo entusiasma la sagra di Ticciano. Successo per la “Festa dei Sapori Contadini” . E alla fine è apparso fra la sua gente, lo chef – star Antonino Cannavacciulo nella manfistazione iniziata domenica sera e seguita da Positanonews in anteprima dal “Solito Posto” la pizzeria ristorante dove abbiamo intervistato in anteprima i protagonisti della festa.
La festa ha avuto da sempre due obiettivi principali. La valorizzazione e la promozione di prodotti tipici locali attraverso la proposta di ricette della tradizione contadina: carne di capra preparata secondo un’antica ricetta ticcianese, il piatto dei sapori contadini con Provolone del Monaco e pomodori “cuore di bue”, trippetta di vitello e fagioli “occhio nero” e altre specialità preparate dalle signore del paese.
Altro obiettivo è la valorizzazione del territorio con la sua vegetazione tipica, le sue località panoramiche ricche di tradizioni antiche, le sue attività legate ad una ristorazione che non tradisce le origini contadine.
L’evento è organizzato dal locale circolo ACLI in collaborazione con il Comune di Vico Equense e la parrocchia di San Michele Arcangelo. Il programma è iniziato questa sera, con l’inaugurazione e l’apertura degli stands dislocati sul sagrato della settecentesca chiesa parrocchiale e lungo un breve tratto della stradina di via Ticciano dove lo chef Antonino Cannavacciuolo è nato e cresciuto.
Lo chef è stato anche ospite e testimonial della Festa: «Antonino non esita a mettere la sua popolarità al servizio dei concittadini», sottolinea il sindaco Andrea Buonocore. Nell’ambito della manifestazione ci sarà la degustazione del vino prodotto con l’uva di sabato. Saranno proprio le bottiglie di questo vino a dare vita ad una gara tra produttori che animerà la rassegna. Il passaparola contadino nel corso dei secoli, infatti, ha indicato come “uva di sabato” la varietà a bacca rossa coltivata nelle zone meglio esposte della Costiera ed in particolare nei casali collinari di Vico Equense.
Qualunque sia l’origine, resta il fatto che intorno a questo vino è sorto un vero e proprio culto. Non a caso tutti gli anni durante la manifestazione viene organizzato un vero concorso enologico tra tutti i produttori (contadini) di Vico Equense. Una giuria di esperti e sommelier selezionerà le bottiglie migliori.
Durante la novena dell’Assunta, che coincide in parte con le sere della festa, sul sagrato della chiesa, rimesso a nuovo anche con i proventi dell’ultima edizione, sarà cantato in vernacolo l’antico rosario, tipico di poche località campane, fra cui la stessa Ticciano. Non mancheranno, infine, spettacoli musicali sotto le stelle.
Circondato da affetto Cannavacciuolo che sta qui in vacanza nella casa paterna proprio di fronte alla Chiesa di San Michele del santo patrono della frazione, che per Positanonews è la più “ferrigna” di Vico, un borgo incuneato nella Raffaele Bosco, fra Arola e Moiano, dove si vive ancora una vera vita contadina e si possono fare vari percorsi escursionistici per Monte Comune, il Faito e finanche il versante di Positano o Piano di Sorrento. Insomma qui ci sono i veri sapori contadini
Fonte : PositanoNews.it