La Commissione Europea Unesco che ha pubblicato le 55 nuove Città Creative del mondo tra…
La Commissione Europea Unesco che ha pubblicato le 55 nuove Città Creative del mondo tra le quali non rientra la città di Vico Equense che aveva presentato la propria candidatura.
Sicuramente una grande delusione per la città che ha fatto veramente tanto per ottenere questo riconoscimento che sicuramente meritava. Ma siamo consapevole che certe scelte non avvengono solo per motivi di merito ma, a volte, anche per diverse problematiche oltre che per scelte di carattere geopolitico.
Ovviamente non mettiamo in dubbio il merito delle città prescelte ma, secondo noi, Vico Equense ha sicuramente delle caratteristiche e degli attributi che sono unici al mondo: un connubio perfetto tra mare e montagna, patrimoni materiali e immateriali, incanti paesaggistici ed eccellenze enogastronomiche di livello assoluto. La Pizza al Metro, il Provolone del Monaco, l’arte casearia, il vino, l’olio d’oliva, le noci, le castagne, i limoni, sono solo alcuni dei prodotti riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo e che meritano di ottenere il giusto riconoscimento.
E’ pur vero che a livello mondiale si cerca un po’ di ridimensionare l’Italia per l’aspetto enogastronomico, ma non dimentichiamo che l’Italia è una culla, oltre che di cultura ed arte, anche di enogastronomia.
E siamo sicuri Vico Equense riuscirà nel prossimo anno a conquistare il merito riconoscimento, proprio come affermato dal sindaco Giuseppe Aiello: «Sapevamo che ci stavamo confrontando con un progetto molto complicato, ma ci abbiamo ugualmente creduto, portando avanti la nostra idea e la nostra visione di Vico Equense. E’ stato un onore poter concorrere con città di caratura mondiale come Brema, Caracas, Casablanca, Rio de Janeiro, Tolosa e Valencia, solo per nominarne alcune. L’occasione di confrontarci con loro sarà un ulteriore trampolino di lancio verso gli obiettivi futuri.
Noi non siamo solamente una Città, ma una comunità diffusa e coesa negli intenti, di luoghi e persone che, nei secoli, hanno saputo custodire e voluto tramandare patrimoni di valore assoluto. Per adesso ci accontentiamo di aver ricevuto il riconoscimento di essere Ambasciatori Italiani del Gusto. Ci riproveremo il prossimo anno, ancor più consapevoli della nostra identità».
Fonte : PositanoNews.it