È la festa più “dolcemente” nostalgica dell’anno. L’Epifania chiude, infatti, il ciclo delle feste natalizie, quelle che anticamente venivano dette del solstizio d’inverno e quindi, da sempre, come vuole un antico detto popolare, “tutte le feste porta via”. Festività pagana, era la festa dedicata alla Luna, astro intimamente connesso a Madre natura ed al suo ciclo di rinnovamento, che si contrapponeva al Natale che era la festa del Sole, della Luce. Il nome deriva dal greco, dal verbo phanein (apparire) e, con l’avvento del cristianesimo, diventa la giornata di adorazione dei Re Magi che portano doni al Bambino che, per la prima volta si mostra, “appare”, alla cristianità. I riti in onore della “vecchia”, come viene chiamata nel nord Italia, la nostra Befana per intenderci, sono stati molteplici: alcune popolazioni bruciavano un pezzo di legno per esorcizzare le privazioni del passato, altri si sedevano a tavola con gli animali da cortile per evitare che questi imparassero a parlare. Ma l’elemento caratterizzante di questa festività è il “dono”: Madre Natura si prepara a donare ancora una volta i suoi preziosi frutti all’umanità, la dea Diana, secondo la cultura romana, tra la fine di dicembre ed il 6 gennaio volava sui campi coltivati per renderli fertili portando in regalo ai più piccini frutta e dolci, i Re Magi portano doni al bambino Gesù. L’uso di mettere i doni all’interno di una calza avrebbe anch’esso valore propiziatorio per il nuovo anno: un’antica leggenda narra che Numa Pompilio avesse l’abitudine di appendere, durante il solstizio d’inverno, una calza all’interno di una grotta per ricevere doni commestibili da una ninfa. È evidente che ancora una volta è il cibo il protagonista anche di questa festività. Perché non cimentarsi, allora, con una calza della befana ripiena di prodotti “home made”? Ecco, quindi, una ricetta per arricchire le calze. Si tratta dei “Tartufi della Befana”, una ricetta che permette di panettoni e pandoro “eredità” del Natale. Ingredienti per 30/40 tartufi 500 gr di panettone o pandoro, 50 g di latte, 50 gr di mascarpone o altro formaggio spalmabile, 100 g di cioccolato fondente, 20 g di zucchero a velo, cacao amaro, codette colorate, farina di cocco qb per decorare. Prima fase Sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria. Versarlo nel panettone/pandoro sbriciolato, aggiungervi tutti gli altri ingredienti, mescolare fino ad ottenere un composto lavorabile. Riporre in frigo per circa un’ora affinché si solidifichi. Seconda fase Tirare fuori dal frigo e, con le mani umide, ricavare delle palline della grandezza di una noce. Passarne alcune nelle codette colorate, altre nel cacao amaro in polvere ed altre ancora nella farina di cocco. Sistemarle in graziosi pirottini e riporre di nuovo in frigo per una notte. Finitura Ritagliare dei quadrati dalla carta trasparente per confezioni alimentari, avvolgervi il dolce, chiudere alla sommità con un fiocchetto che richiami il colore della copertura e sistemare nella calza. Buona Epifania. (Carmen Autuori – La Città)
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