olidarietà illuminata dalle creazioni stellate dello chef Cracco e dalle dolcezze del maestro pasticciere Sal De Riso. Serata di gala in ricordo di Raffaele Russo, il 17enne scomparso prematuramente qualche anno fa a causa di un tumore, e a favore dei piccoli pazienti di pediatria del Ruggi, ieri, al Lloyd’s Baia Hotel di Vietri sul Mare. I proventi della cena gourmet, che rientra nel progetto dell’associazione onlus a lui intitolata e promossa dalla sua famiglia, serviranno infatti per la realizzazione di una ludoteca e di un’aula studio nella nascente nuova ala del reparto.
Un legame quello tra la famiglia Russo e Cracco che va avanti ormai da 10 anni, quando gli stessi frequentavano una scuola di cucina ad alto palato, dove lo chef teneva dei corsi. Il rapporto è successivamente continuato al ristorante, dando così modo di conoscersi meglio e a Cracco di conoscere Raffaele. «Era un ragazzo molto buono e caro ricorda lo chef In sua memoria cerchiamo di contribuire al suo ricordo, ancora molto vivo e da mantenere, facendo sì che questa raccolta fondi serva a chi ne ha più bisogno, cioè tutti quei bambini malati che necessitano di cure particolari». Un progetto che parte da lontano, quello della famiglia Russo, colpita come detto dalla perdita del proprio figlio Raffaele, e che da tempo aveva intenzione di aiutare i piccoli pazienti affetti da patologie oncologiche, così come le loro famiglie, che oggi vivono la stessa sofferenza che essi stessi hanno vissuto alcuni anni fa. Per questo motivo hanno pensato al Ruggi e al reparto di pediatria, cercando di dotarlo di quelle strutture che in questo momento necessita. Una iniziativa che si inserisce nell’ottica della continuità che l’azienda ospedaliera universitaria, negli ultimi tempi, sta mettendo in campo per l’umanizzazione dei percorsi assistenziali, dove si sta cerando di rendere più accoglienti gli ambienti di cura, che normalmente sono ambienti di sofferenza. Nel corso dell’ultimo anno, infatti, è stata avviata una importante azione che interessa il reparto di radioterapia e il bunker di radioterapia pediatrica, lo spazio dove ha luogo il trattamento radioterapico dei piccoli pazienti e dove gli stessi restano soli per ore. Grazie ai dipinti dell’artista Silvio Irilli, che lo ha trasformato in un mega acquario, i piccoli sono accolti da un ambiente gioioso e rilassante, con paesaggi marini da attraversare con la fantasia, un abbraccio di energia e colore che inonda uno spazio grigio e anonimo di oltre 200 metri quadri. A questo, grazie al contributo dell’Ance Aies, va aggiunta la stanza dedicata in pediatria nella vecchia ala, completamente ristrutturata dall’azienda ospedaliera. Nei prossimi mesi, poi, continueranno i lavori di completamento dell’altra ala, al termine della quale è allocata la ludoteca, che sarà oggetto degli interventi sostenuti dall’associazione Raffaele Russo, dove sarà realizzata l’aula dedicata alla continuità scolastica dei piccoli degenti. «La nostra famiglia è particolarmente sensibile a queste problematiche che colpiscono le famiglie e ahimè i ragazzini affetti da patologie importanti e che molte volte hanno gravi conseguenze evidenzia Vincenzo Russo Il progetto è quello di dare un aiuto alle famiglie che soffrono, come abbiamo sofferto noi tantissimo per nostro figlio». L’obiettivo, ora, è di veder completati gli interventi entro un anno. «Mi auguro che da qui a maggio prossimo vedremo realizzato il reparto e concretizzata questa bellissima iniziativa auspica il manager del Ruggi Nicola Cantone Un grazie va alla solidarietà dell’associazione, così come un grazie va a tutte le associazioni che ci hanno destinato queste particolari attenzioni in passato e che ci hanno consentito di realizzare tutto questo. Si va nel segno della continuità e la solidarietà in questo settore è particolarmente gradita e sentita».
Il progetto della famiglia Russo, in ogni caso, non si fermerà alla ludoteca e all’aula studio, ma ha intenzione di guardare al futuro. «In questo momento c’era la necessità di adeguare pediatria, ma vogliamo migliorare anche l’ottimo lavoro fatto nel bunker di radioterapia, che credo sia l’unico in Italia così bello dice Russo Anche lì metteremo un piccolo contributo, realizzando nel garden un osservatorio sull’albero, dove costruiremo una casetta in legno per i ragazzini».
sa.ru. Il Mattino
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