“Non è stato semplice, il Covid ci ha creato non pochi problemi e ci siamo…
“Non è stato semplice, il Covid ci ha creato non pochi problemi e ci siamo dovuti adattare, abbiamo lavorato con le videoconferenze ora andiamo di persona , il momento è difficile, ma siamo fiduciosi”, così Mario Iaccarino, incontrato a Positano in costiera amalfitana, alla vigilia della partenza per gli Stati Uniti d’ America . Dopo Toronto, la Nuova Zelanda e Macao, la famiglia Iaccarino, con ben salda oggi al comando la nuova generazione – Ernesto (in cucina) e Mario (in sala) – si appresta a mettere di nuovo piede in Nord America, con una nuova consulenza. Negli Stati Uniti, stavolta, al The Ritz-Carlton di Saint Louis, una partenza rallentata dalle misure di lockdown per il Coronavirus Covid-19 anche in America come in tutto il mondo .
Si tratta di una consulenza di prestigio, insieme ad altre , dal Canada dove gli Iaccarino hanno firmato un fine dining (apertura dell’anno 2019 nella Top Italian Restaurant 2019 del Gambero Roso), in Nuova Zelanda etc A Saint Louis il modello è quello di Sant’Agata di Massalubrense , è Casa Don Alfonso, lo stesso di Macao. La cucina è quella mediterranea “Se pensi che per un piatto di spaghetti attraversano l’oceano per venire da noi, allora capisci come la nostra cucina è un patrimonio di inestimabile valore – ci spiega Mario -, cerchiamo di dare la nostra impronta, quella della cucina italiana, in particolare della Campania, del Mediterraneo”
Quello di Saint Louis sarà il secondo Casa Don Alfonso ma sarà più vicino al modello italiano, a Macao abbiamo 3 zuppe in carta per andare incontro al modo di mangiare locale, mentre in America la proposta sarà più simile alla nostra:cercheremo di educare gli americani a mangiare italiano vero. In menu una ventina di piatti, con la classica scansione antipasti, primi, secondi, dolci: la stessa impostazione che faremmo a Sant’Agata”. Almeno 5 di ognuno, in carta, per una spesa media di circa 80 euro, e nessun degustazione; non mancheranno alcuni piatti storici del Don Alfonso, come il vesuvio di rigatoni e una serie di piatti che Ernesto non esita a definire “più confort food che gourmet”.
Per l’occasione gli Iaccarino saranno anche ambasciatori del turismo della Terra delle Sirene, Alfonso Iaccarino è diventato assessore al turismo di Sorrento, la Città del Tasso ambisce a diventare punto di riferimento per la Penisola sorrentina e la Costa d’ Amalfi con gli Stati Generali del Turismo e don Alfonso sta già lavorando anche al brand, col brand don Alfonso, anche quello Sorrento, si lavora per la ripartenza sperando di lasciarsi al più presto alle spalle questa pandemia guardiamo alle cose belle che comunque si stanno facendo per dare valore al territorio nel mondo. Foto Federica Gatto Reporter Gourmet
Fonte : PositanoNews.it