Anni ’80 e ’90, il Trigabolo di Argenta si affermò come una culla di creatività culinaria, spingendo i confini della gastronomia italiana verso nuove vette. Un ristorante fondato da Giacinto Rossetti e frequentato da futuri giganti della ristorazione come Ferran Adrià e Gualtiero Marchesi, ma anche personaggi pubblici come Ugo Tognazzi e Andy Warhol. Ora, la storia di questo luogo iconico sarà finalmente raccontata in un docufilm diretto da Mauro Bartoli, la cui uscita è prevista per la primavera del 2025. Attraverso le voci dei protagonisti, tra cui gli chef Igles Corelli e Bruno Barbieri, e una ricca documentazione storica, “Il Trigabolo – Storia di un ristorante leggendario” promette di raccontare la visione e l’eredità di un luogo che ha rivoluzionato la cucina italiana e internazionale.
Il Trigabolo di Argenta, nato nel 1979 dalla visione di Giacinto Rossetti e Gualtiero Musacchi, è diventato un simbolo di innovazione culinaria e creatività. Capitanato da un giovanissimo Igles Corelli affiancato da talenti come Bruno Barbieri, Italo Bassi e Mauro Gualandi, questo ristorante fu molto più di un luogo dove cenare: era un vero e proprio laboratorio di sperimentazione gastronomica, una “band rock” di cuochi che rivoluzionò l’approccio alla cucina italiana con audacia e amore per le materie prime locali, dalle erbe aromatiche alla cacciagione. Il Trigabolo guadagnò due stelle Michelin e attirò l’attenzione di critici internazionali, ma la sua favola finì bruscamente nel 1993, lasciando un’eredità leggendaria e un modello che ha ispirato generazioni di chef. Non a caso da lì, sono uscite ben 51 stelle Michelin.
Fonte : PositanoNews.it