Gino D’Acampo lo chef più mediatico d’ Inghilterra sceglie Minori e la Costa d’ Amalfi per la copertina di un suo libro, un tour fra la cucina italiana e della Campania con puntate in Costa d’ Amalfi dagli ndunderi agli scialatielli . Tre pasta-bar, tre ristoranti ben avviati e altri due di prossima apertura. E ancora: undici libri pubblicati, un’app per iPhone dedicata a lui e più di due milioni e mezzo di persone che lo seguono sui social network. Sono questi i numeri eccezionali che raccontano lo strepitoso successo di Gino D’Acampo, chef napoletano che da qualche anno è diventato una vera celebrità in Inghilterra. Nato nel 1976 a Torre del Greco, in provincia di Napoli, Gennaro D’Acampo cresce nel ristorante del nonno, che gli trasmette l’amore per la cucina. Diplomatosi alla scuola alberghiera, all’età di 19 anni lascia l’Italia e si trasferisce in Spagna, dove lavora in diversi ristoranti. È il 1995 ed è in quell’anno che conosce una ragazza inglese, se ne innamora e la segue a Londra, dove si stabilisce. Anche nella capitale inglese trova lavoro come cuoco in ristoranti abbastanza rinomati, facendosi notare per la sua esuberanza e simpatia. Nei primi anni del nuovo millennio crea “Bontà Italia”, un’azienda che fornisce ingredienti italiani per la produzione di pasti già pronti. Arrivano così le prime apparizioni in tv, dove il giovane chef napoletano si fa chiamare Gino.
La vera svolta è datata 2009, quando partecipa a un reality show trasmesso dall’emittente inglese ITV, ma ambientato nella giungla australiana. D’Acampo vince quell’edizione del programma anche grazie a un episodio abbastanza bizzarro: cucina un topo e per questo viene accusato dalle autorità locali di maltrattamento di animali.
Ma quella è solo la prima di una lunga serie di stravaganze che caratterizza la carriera di D’Acampo, che di lì in poi sarà sempre in ascesa. Nel gennaio del 2011, per esempio, in una puntata di “This morning”, trasmissione televisiva dove spesso è ospite, si presenta ai fornelli completamente nudo, coperto solo da un grembiule da cuoco che poi sfila via. Anche per queste sue uscite, le televisioni del Regno Unito ormai se lo contendono e gli affidano la conduzione di diversi programmi, che fanno sempre grandi ascolti.
Accanto all’attività televisiva, Gino coltiva anche quella d’imprenditore e autore di libri. Infatti, nel centro di Londra ha aperto tre pasta-bar, fast-food dove si serve solo il tipico piatto italiano, mentre Manchester, Euston e Leeds sono le città che ha scelto per allestire i suoi ristoranti. E a queste presto si uniranno Liverpool e Harrogate. I libri pubblicati invece sono undici e hanno titoli come “Fantastico”, “La dieta italiana” oppure “La fuga italiana di Gino”. Quest’ultimo è anche il titolo del live show che da qualche settimana lo sta portando in giro per l’Inghilterra. Uno spettacolo in cui cucina dal vivo mentre interagisce col pubblico, svelando piccoli trucchi del mestiere o raccontando aneddoti di vita privata e professionale, come di quella volta che ebbe l’onore di cucinare per Luciano Pavarotti. E lo show si chiude con lui che strimpella la chitarra per dedicare una canzone alla moglie, quella ragazza inglese di cui s’innamorò nel 1995.
Nonostante l’impegno del tour, Gino D’Acampo non s’è preso una pausa nelle sue ospitate televisive. E proprio la settimana scorsa ha scioccato i telespettatori di “Celebrity juice”, farcendo il sedere di un uomo con burro, pancetta e lattuga. Insomma, un personaggio davvero forte che farebbe la fortuna dei cooking show nostrani, ma in Italia pare che nessuno si sia accorto di lui.
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