Gli 80 anni della Pasta Setaro Domenica 2 giugno presso l’azienda agricola vitivinicola Cantina del…
Gli 80 anni della Pasta Setaro Domenica 2 giugno presso l’azienda agricola vitivinicola Cantina del Vesuvio dallo storico pastificio Setaro, l’ultimo sopravvissuto a Torre Annunziata.
Nel corso di una serata di gala, presentata dalla giornalista e scrittrice Maristella Di Martino, i fratelli Vincenzo, Nunziato e Giovanni Setaro festeggeranno l’importante traguardo raccontando la loro storia in compagnia di familiari, amici, collaboratori, giornalisti, imprenditori e rappresentanti del mondo istituzionale che, nel tempo, hanno contribuito alla crescita dell’azienda per ribadire la loro fedeltà, da quasi un secolo, a valori quali l’artigianalità e la qualità in un mercato che corre sempre più veloce verso l’industrializzazione e l’omologazione del gusto.
Cornice d’eccezione è la suggestiva terrazza all’aperto di Cantina del Vesuvio, con una vista spettacolare sul golfo di Sorrento fino a Capri e tutt’intorno interminabili filari di viti e secolari piante di ulivo. Protagonista assoluta dell’evento sarà la pasta, la stessa che il pastificio Setaro ha la forza e la determinazione di produrre e distribuire nel mondo.
Tre gli assaggi in degustazione, anticipati da timballi di pasta, frittelle e bruschette; a seguire saranno di scena le mezze millerighe con zucchine e gamberetti, i vermicelli con pomodori del Vesuvio e basilico e, infine, il classico dei classici, la pasta e fagioli, il tutto innaffiato dai vini dell’azienda che ospita l’evento.
Oggi come ieri, la terza generazione della famiglia Setaro continua a conferire sempre nuova linfa al progetto di nonno Nunziato che, nel 1939, acquistò il pastificio, tuttora ubicato nel centro storico del comune vesuviano in una struttura di inizio Ottocento costruita proprio per ospitare la produzione di pasta. Qui le mura in pietra lavica spesse 80 centimetri che proteggono i locali dagli sbalzi termici creano l’ambiente ideale per la produzione di un’eccellenza gastronomica che porta in giro per il globo il nome della Campania e sopravvivono ancora due macchine d’epoca risalenti all’inizio del XX secolo capaci di produrre 200 chilogrammi di pasta in un’ora.
Fonte : PositanoNews.it