lavoro a 360 gradi quello che sta mettendo in campo il Consorzio Pasta di Gragnano, con un obiettivo preciso: valorizzare sempre di più un’eccellenza già oggi conosciuta in tutto il mondo. Ne parla con il direttore del Consorzio, Maurizio Cortese il giornalista Gerardo Ausiello de Il Mattino
Quali sono le iniziative più importanti a cui state lavorando?
«Siamo impegnati senza sosta per rendere operativo l’accordo siglato l’anno scorso con Città della Scienza, che ha durata triennale, dal 2017 al 2019. Un pezzo di quest’intesa, raggiunta con il responsabile dei progetti strategici dell’ente Gianfranco Nappi e con la responsabile della comunicazione Valeria Grasso, prevede il coinvolgimento degli studenti di Gragnano, che saranno protagonisti del percorso didattico del polo scientifico di Coroglio e visiteranno lo Gnam village, il villaggio della dieta mediterranea. Stiamo inoltre organizzando il primo dei tre eventi che, nell’arco del triennio, si svolgeranno a Città della Scienza».
Di cosa si tratta?
«Sarà un evento dedicato naturalmente al mondo del cibo, ma anche del vino. Coinvolgeremo, a tal proposito, tutte le dop e le igp della Campania. Un format che intendiamo replicare anche negli anni successivi invitando le altre regioni del Sud, a partire da Sicilia e Puglia».
Avete in programma altre manifestazioni?
«Tra fine maggio e inizio giugno ci sarà la seconda edizione della festa della pasta a Marina del Cantone, organizzata con il consorzio AmoNerano e con Mariella Caputo della Taverna del Capitano, rivelatasi un successo. Basti pensare che l’anno scorso sono stati serviti oltre 10mila piatti di pasta. Peraltro l’intuizione di abbinare ad ogni ristorante un pastificio della zona si è rivelata vincente: grazie a queste sinergie, infatti, molte aziende hanno poi stipulato contratti con quei ristoranti, ma anche con alberghi della Costiera. Infine torna a settembre, dopo diversi anni di assenza, la tradizionale festa della pasta a Gragnano».
Oltre che con gli eventi come si sponsorizza la pasta di Gragnano?
«Ci muoviamo su diversi fronti. Di recente, ad esempio, abbiamo siglato un contratto con Canale 9 per sponsorizzare la trasmissione sportiva Tutti in campo. L’intenzione è far conoscere ai consumatori anche i nuovi pastifici artigianali, sorti da circa un anno, come Il re della pasta, Il mulino di Gragnano, il pastificio d’Aragona e il pastificio D’Aniello. E poi da sempre il binomio tra cibo e sport, in particolare tra cibo e calcio, risulta vincente».
Che tipo di innovazione può esserci con un prodotto della tradizione come questo?
«Alcune aziende stanno sperimentando il biologico e la pasta senza glutine, anche per rispondere alle nuove richieste del mercato».
Qual è l’abbinamento perfetto per la pasta di Gragnano?
«Con il pomodoro. Un abbinamento eterno, immortale. Naturalmente l’attenzione alla qualità resta la prima condizione da soddisfare. È il nostro imperativo categorico».
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