Minori, Costiera amalfitana. Il Gustaminori ha come sempre successo di pubblico essendo una manifestazione consolidata in Costa d’ Amalfi, al nostro Gaspare Apicella , giornalista, albergatore e ex professore del turistico, qualcosa non è piaciuto
A me, in tutta sincerità,per quel pò che ho visto, questo GustaMinori non è piaciuto. Ed è cambiato, a quanto pare, anche il presidente. Tutto si gustava fuorchè Minori; c’era un senso di quei mercatini orientali con un miscuglio di puzza (pardon, odore) di cucinato strano. Mancava l’invito al visitatore di girare , scoprire, vedere, ammirare Minori. Una manifestazione più allargata negli spazi avrebbe consentito a tanti di scoprire l’altra faccia di Minori, che molti pensano limitata al solo lungomare e “contorno”. Gli spazi si possono riempire con musica, mimi, artisti da strada, lavori di artisti locali: forse non è economicamente producente per gli organizzatori, ma lo è per il borgo e per la sua immagine. E per un vecchio coinventore della formula fortunata, certamente, non è bello, non è edificante.
C’era salsiccia di maiale nero (non se ne è mai visto uno in costa), porchetta anonima, macinato presentato dal solo espositore locale. Portoni chiusi, cortili spogli; Minori che terminava al Gambardella. Nessuno che facesse granite; si vendeva limoncello non certo locale; ecc. Tra urla teatrali sono passate tre serate di “ammuina” che non rispecchiano minimamente lo sirito paesano, goliardico dei minoresi.
Se ci sarà un prosieguo negli anni a venire bisognerà tentare una soluzione più accattivante per la gioia e la soddisfazione di tanti, dando anche uno sguardo all’indietro. g.a.
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