“Buongiorno Lu’, buongiorno a te, ma qual è il segreto?”, perché questa fila?, è la domanda che tutti si pongono. E la risposta, apparentemente semplice, cela una complessità che solo chi ha la fortuna di assaggiare questo pollo alla brace può comprendere appieno.
“Una volta il segreto stava nella pizza, mo invece sta nel pollo”, ci confida Lu’. Un cambiamento radicale che ha portato questo chiosco a diventare una vera e propria istituzione locale. Ma cosa rende così speciale questo pollo?
Antonino Martorelli va sottolineando l’importanza di una preparazione artigianale e genuina.
Eppure, il segreto non si limita alla carne. ” anche da Sorrento vengono, da Nerano, sant’agata, torca, vico, Non lo so come fanno”, continua Lu’, svelandoci un altro tassello del puzzle. Un successo che va oltre i confini comunali e che ha incuriosito anche i palati più esigenti.
Ma qual è dunque il segreto di questo pollo? “Sapete dove sta? Mo ve lo racconto io”, ci dice Lu’, mentre tutti i girarrosto hanno la griglia elettrica alle spalle. “Qua invece troviamo le sproccole di legno infilate al lato. Ah, e le devo aggiungere di volta in volta, attentamente, perché non devono far fuoco forte, ne debole, me lo sta dicendo Martorelli. Perché? Perché sono espressamente di castagno o di faggio. Perché devono conferire al pollo quell’aroma e quel profumo che non possiamo incontrare altrove”.
La chiave del successo? Una cottura lenta e accurata su legna di faggio o castagno, che dona al pollo un sapore unico e inconfondibile. Un ritorno alle tradizioni, un’attenzione maniacale per la qualità delle materie prime e una passione che si percepisce in ogni morso.
Un’esperienza autentica Questo posto non è solo un luogo dove mangiare un buon pollo. È un’esperienza, un tuffo nel passato, un ritorno ai sapori di una volta. Un luogo dove la semplicità e la genuinità la fanno da padrone.
Fonte : PositanoNews.it