Non temete, Pigalle non si è trasferita nella capitale Partenopea, qui non si parla di belle figliole ma dell’Oro di Napoli di quei molteplici buonissimi bocconi che è possibile assaggiare passeggiando per il centro storico, mi riferisco a quel vasto patrimonio culturale gastronomico che fa da contorno a sua Maestà la Regina: la Pizza, al forno e fritta.
A pochi passi dalla stazione centrale, immediatamente alle spalle dei vecchio tribunale è possibile gustare la più buona PARIGINA di Napoli, una sorta di miracolo dove, tra due sfoglie, è racchiuso ogni ben di Dio, prosciutto, formaggio, pomodoro e quant’altro.
In buona compagnia, la Parigina, con mille altre delicatezze: panzarotti, palle di riso, crocché, panini napoletani, ecc., vengono serviti, proprio all’inizio di via dei Tribunali, di fronte alla sede storica del Banco di Napoli, in un’antica trattoria-pizzeria “I Buongustai” che fa della rosticceria un’arte, una nobile arte che si tramanda da padre in figlio.
Ad ognuno il suo mestiere e qui di mestiere, di professionalità c’è ne tanta, antiche ricette che si trasmettono nel tempo come ci assicura Nunzio, che seguendo le orme paterne, da anni insieme alla sua famiglia manda avanti, tra mille difficoltà, questa antica tradizione di cibo di strada.
Ad aggiungersi ai mille problemi che affliggono la zona, vi è stata la chiusura del vecchio Tribunale che ha spostato l’asse commerciale verso la parte superiore di Via dei Tribunali, la celebre “via dei pastori” che pure annovera lungo il suo percorso numerose eccellenze, da Gino Sorbillo a Matteo, tanto per citarne alcuni.
Ma ad ogni buon conto, “dulcis in fundo” proprio al termine della strada, la trattoria-pizzeria “I buongustai” può rappresentare un’ottima pausa pranzo, prima di affrontare il viaggio di ritorno a casa, per i tanti viaggiatori che dalla penisola Sorrentina si muovono verso Napoli per affari o per diletto.
Luigi Russo
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