Sulle tavole napoletane a Pasqua non può mancare la pastiera. Ma come nasce questo dolce…
Sulle tavole napoletane a Pasqua non può mancare la pastiera. Ma come nasce questo dolce dal gusto unico?
Secondo la leggenda la sirena Partenope, incantata dalla bellezza del Golfo di Napoli, disteso tra Posillipo ed il Vesuvio, aveva fissato lì la sua dimora. Ogni primavera la bella sirena emergeva dalle acque per salutare le persone che popolavano il golfo, allietandole con canti d’amore e di gioia. Una volta la sua voce fu così melodiosa e soave che tutti gli abitanti ne rimasero affascinati e rapiti: così accorsero verso il mare, commossi dalla dolcezza del canto e delle parole d’amore che la sirena aveva loro dedicato e per ringraziarla decisero di offrirle quanto di più prezioso avessero.
Sette fra le più belle fanciulle dei villaggi furono incaricate di consegnare i doni alla bella sirena Partenope:
– la farina, forza e ricchezza della campagna;
– la ricotta, omaggio di pastori e pecorelle;
– le uova, simbolo della vita che sempre si rinnova;
– il grano tenero, bollito nel latte, a prova dei due regni della natura;
– l’acqua di fiori d’arancio, perché anche i profumi della terra solevano rendere omaggio;
– le spezie, in rappresentanza dei popoli più lontani del mondo;
– lo zucchero, per esprimere la profusa dal canto di Partenope in cielo, in terra, ed in tutto l’universo.
La sirena, felice per i tanti doni ricevuti, si inabissò per fare ritorno alla sua dimora cristallina e depose le offerte preziose ai piedi degli dei. Questi, inebriati anche essi dal canto soave, riunirono e mescolarono con arti divine tutti gli ingredienti, trasformandoli nella prima Pastiera che superava in dolcezza il canto della stessa sirena.
Fonte : PositanoNews.it