L’opera magna sulla pizza del giornalista enogastronomico, include anche la famosa pizza del paese della Costiera
Tramonti. Il paese collinare della Costa d’Amalfi aggiunge un altro tassello, che da autorevolezza alla sua peculiare Storia della Pizza. Quest’oggi su Repubblica è stato infatti recensito l’ultima opera di Luciano Pignataro, dal titolo “La Pizza. Una storia Contemporanea”, in cui si ripercorre la storia centenaria di una specialità dalla preparazione arcaica ed essenziale.
Nel libro l’autore intraprende un viaggio, che parte dalla Napoli barocca, in cui l’incerta origine della pizza sarebbe “certificata solo da due documenti francesi, ritrovati entrambi nel secolo scorso, uno dal professor Giuseppe Galasso e l’altro dal professor Antonio Mattozzi”, ed il libro prosegue questo percorso sulle orme della storia partenopea, in cui la pizza assurge l’iconico accostamento all’Unità d’Italia, restando un efficace cibo “spezza fame”.
La genesi della pizza, vede lo sviluppo di varianti locali o regionali dell’originale prodotto campano. Dalle focacce genovesi, alle pizze infornate e “trasformate” dai meridionali nel Nord Est, attualmente i romani stanno promuovendo la propria pizza in teglia, con un impasto “per nulla elastico e soffice, ma anzi croccante e asciutto della pizza del fornaio o anche di quella bassa”, assistendo a secessioni verbali nel linguaggio culinario.
Il Pignataro tra queste storie, include anche piccole realtà: non solo la “pizza a metro” di Vico Equense, gran vanto della Penisola Sorrentina, ma soprattutto Tramonti: “un paese … che vanta il più alto numero di pizzaioli di tutto il Paese: 3000 sparsi in tutta Italia, circa, a fronte dei 4000 abitanti delle sue tredici frazioni. Una storia verace fatta di risposta alla povertà, di necessità, ma anche di estro e vita genuina, capacità di rimboccarsi le maniche per creare qualcosa di buono. Una storia, insomma, che potrebbe essere nata in qualsiasi secolo e raccontata in ogni anno, restando attuale. Proprio come la pizza.”, scrive Lara De Luna.
Fonte : PositanoNews.it