La Quaresima e lo Scammaro: Tradizioni e Gusti della Cucina Napoletana Nel calendario liturgico cristiano,…
La Quaresima e lo Scammaro: Tradizioni e Gusti della Cucina Napoletana
Nel calendario liturgico cristiano, la Quaresima rappresenta un periodo di riflessione, penitenza e moderazione, preparando i fedeli alla celebrazione della Pasqua. Questo tempo liturgico è caratterizzato da pratiche di digiuno e astinenza, con particolare attenzione al controllo dei piaceri della tavola, soprattutto per quanto riguarda il consumo di carne.
Le tradizioni religiose hanno sempre esercitato un’influenza significativa sulla dieta dei credenti, imponendo precetti alimentari durante periodi specifici dell’anno. Mentre alcune religioni mantengono rigidamente queste pratiche, come nel caso del ramadan per i musulmani, per i cristiani le regole della Quaresima nel corso dei secoli si sono trasformate in tradizioni culinarie, manifestandosi attraverso il consumo di pietanze prive di carne, simbolo del peccato.
Tuttavia, l’uomo è notoriamente incline al piacere della tavola e spesso cerca modi creativi per soddisfare i propri desideri gastronomici anche durante i periodi di astinenza. E così nasce lo “scammaro”, un piatto tipico della cucina napoletana, inventato per superare le restrizioni imposte dalla Quaresima.
Lo scammaro è una preparazione a base di pasta condita con ingredienti poveri come olive, acciughe e capperi, accompagnata da una sorta di frittata di pasta priva di uova, in quanto considerate alimento proibito durante questo periodo sacro. Il termine “scammaro” deriva dai giorni di Quaresima e delle vigilie, durante i quali era obbligatorio consumare pasti “di magro”.
La storia dietro il nome è affascinante: alcuni monaci, pur osservando l’astinenza dalle carni per motivi religiosi, consumavano segretamente carne nelle loro celle per ragioni di salute, mentre i loro confratelli rispettavano rigorosamente il precetto religioso. Così, mentre i primi “cammaravano”, i secondi “scammaravano”.
Nonostante le restrizioni imposte dalla Quaresima, la cucina napoletana si dimostra ancora una volta ricca di inventiva. Grazie alla sua natura povera di grassi animali, offre un’ampia varietà di piatti gustosi e creativi, come lo scammaro.
Questo piatto, nato come soluzione ai divieti religiosi, continua a essere apprezzato tutto l’anno, diventando addirittura una specialità per molti chef che lo reinterpretano con piccole variazioni, senza alterarne la struttura originale. Dalle versioni classiche alle rivisitazioni più moderne, lo scammaro continua a conquistare i palati di chiunque lo assaggi, rimanendo un simbolo della creatività e della tradizione culinaria napoletana.
Fonte : PositanoNews.it