Secondo la tradizione, un misto di sacro e profano, la notte di San Giovanni Battista,…
Secondo la tradizione, un misto di sacro e profano, la notte di San Giovanni Battista, tra il 23 ed il 24 giugno, vanno raccolte le noci per preparare il Nocino di San Giovanni. Durante questa notte i contadini della penisola sorrentina usano accendere dei falò nei quali bruciano cose vecchie insieme alle erbe che sono state raccolte l’anno precedente. Un rito propiziatorio per ottenere un’abbondante delle messi estive e per allontanare gli spiriti maligni. Le varie leggende vogliono che durante questa notte la rugiada e le varie erbe si rivestano di poteri straordinari e da qui nasce l’usanza di raccoglierle per preparare infusi dal potere benefico. E tra le tante tradizioni c’è proprio quella di raccogliere 24 noci che serviranno a preparare il nocino. Sempre secondo le antiche credenze a salire sull’albero di noce a piedi nudi per raccogliere a mano i frutti più belli senza intaccare la buccia deve essere la donna più esperta nella preparazione del liquore. Vanno scelte le noci ancora verdi perché si trovano nel momento migliore con i profumi derivanti dalla maggior presenza di linfa, oli e vitamine. Le noci raccolte vanno esposte tutta la notte per raccogliere la rugiada ed il giorno successivo vengono messe in infusione. Del Nocino ci sono tantissime ricette che vengono tramandate di generazione in generazione e si tratto di uno dei liquori più amati poiché è anche un ottimo digestivo da bere dopo i pasti, può talvolta essere usato come rimedio per la pesantezza di stomaco. Infatti, spesso viene anche chiamato “merecina” (medicina) proprio per le sue proprietà digestive dovute alle spezie e agli olii contenuti nel mallo. Ecco una delle ricette tradizionali per preparare il Nocino di San Giovanni:
Un litro di alcool etilico – 24 malli di noci della penisola sorrentina – 7 tazzine di caffè ristretto passato due volte nella moka – 1/2 bacchetta di cannella – 3 chiodi di garofano – scorza di limone – noce moscata – 500 gr. di zucchero – 350 gr. di acqua.
Lavare i malli, asciugarli e dividerli in quattro parti i malli. Aggiungere l’alcool alle spezie ed i malli in un recipiente di vetro chiuso, possibilmente in sughero. Lasciare macerare all’aperto per 40 giorni. Trascorsi i 40 giorni filtrare l’alcool con un canovaccio sottile di cotone. Preparare lo sciroppo di zucchero, acqua e caffè, a fuoco moderato fino alla prima ebollizione. Una volta raffreddato unire lo sciroppo all’alcool filtrato. Imbottigliare e lasciare riposare in un luogo buio per almeno 40 giorni.
Fonte : PositanoNews.it