A Sorrento è stato inaugurato “Le P’tit Bistr96” di Giuseppe Massa, che prende il posto…
A Sorrento è stato inaugurato “Le P’tit Bistr96” di Giuseppe Massa, che prende il posto della storica caffetteria che suo padre, Pierpaolo, ha gestito per diciassette anni sempre in via Degli Aranci, un cambio della guardia generazionale ma anche una nuova avventura nella ristorazione che salutiamo con molto piacere perché in un momento così particolare e difficile per il nostro Paese scoprire giovani che lanciano il cuore oltre l’ostacolo, per mettersi in gioco fa sempre piacere, sono essi stessi un ottimo esempio per chi vorrebbe arrendersi a non farlo e per chi tentenna a rimboccarsi le maniche e dedicarsi anima e corpo a realizzare i propri sogni. “Le P’tit Bistr96”, come recita lo stesso nome, è un piccolo spazio accogliente ed elegante su una delle strade più trafficate della città del Tasso, che rispetta i canoni che deve avere un buon bistrot, quelli che ha rubricato nel suo celebre saggio “Un etnologo al Bistrot“. Il filosofo di Poitiers scrive: “Il bistrot non è un club e non esclude nessuno. È uno spazio aperto su altri spazi, sulla strada e sulla vita. Seduti in un bistrot, non si conosce la fretta, ci si entra per restarvi. In un bistrot possiamo trascorrere il tempo a lavorare, a studiare, a scrivere o semplicemente a guardarci attorno, osservando lo spettacolo della vita. Seduti al bistrot, si ha la sensazione di sfuggire alla solitudine domestica, ma contemporaneamente ci si sente in un luogo conosciuto e sicuro”. Il piccolo bistrot di Giuseppe Massa offre piatti tipici della cucina sorrentina riveduti e corretti dallo chef Gennaro Scognamiglio, che vanta esperienze lavorative anche con un’istituzione della cucina italiana quale è Antonino Cannavacciulo. Vi consiglio la “Torre di Melanzane su crostone di pane“, una delizia anche per uno come Guttuso, che da siciliano verace, di melanzane riempiva le sue tele quando ritraeva la Vucciaria. Non rinunciate al delizioso tortino di patate su crema di provola, formaggio, la provola, che merita sempre dalle nostre parti. Lasciatevi consigliare un bianco da Giuseppe che si dimostrerà all’altezza anche per i rossi. Tra i primi piatti meritano attenzione il riso Carnaroli fumé champagne in cialda di parmigiano e un classico della cunina nostrana: i tagliolini al limone, un peccato venire a Sorrento e rinunciare al sapore dei suoi agrumi. Infine la carne, che Giuseppe Massa ha reso regina della sua offerta culinaria, carne di prima scelta dal filetto alla bistecca, dalla Scottona alla Manzetta. Ma in un bistrot che si rispetti non può mancare il panino con farcia gourmet naturalmente, e le insalate, Cesar, Nizzarda e Caprese. Il bistrot esprime, come ricorda ancora Marc Augé, l’arte dell’incontro, e in questo Giuseppe e la sua brigata si sono dimostrati all’altezza: è bello fare colazione, pranzare o cenare in posti come il bistrot di Giuseppe circondati da persone che ti fanno sentire a casa. Merci beaucoup et bonne chance dans une période de crise difficile.
di Luigi De Rosa
Fonte : PositanoNews.it