Bentrovati. Oggi esploriamo il mondo della gastronomia nei supermercati, grazie all’esperienza dello chef , che…
Bentrovati. Oggi esploriamo il mondo della gastronomia nei supermercati, grazie all’esperienza dello chef , che ci parla della sua visione e delle sfide quotidiane nel creare un’offerta culinaria per un grande pubblico.
È un piacere parlare con lei. La sua posizione è speciale, diversa da quella degli chef dei ristoranti o degli alberghi, poiché gestisce la gastronomia di un supermercato. Cosa significa essere uno chef in questo contesto? In un momento in cui il banco Gastronomia si allunga sempre più rispetto a qualche anno fa.
Grazie! Essere uno chef in un supermercato richiede un approccio diverso rispetto a un ristorante. Non ho un menù fisso, ma devo adattarmi alle esigenze di un pubblico molto variegato. Ogni giorno ci troviamo a servire vegetariani, carnivori, vegani, e chi ha esigenze dietetiche particolari. Il banco gastronomia deve essere flessibile e pronto a rispondere a tutte queste necessità. In mattinata serviamo spuntini e insalate per le pause pranzo dei tanti utenti, nel pomeriggio pietanze da consumare a casa, come prodotti da forno, pollo , risotti vari.
Qual è il piatto che va per la maggiore nella vostra gastronomia?
Il piatto più richiesto è senza dubbio il risotto. Ne offriamo cinque varietà, da quello a base di pesce a quello di carne, fino alle opzioni vegetariane. Usiamo principalmente il riso Carnaroli, ma lavoriamo anche con altre due varietà per rispondere alle richieste più particolari.
Parliamo di freschezza e sostenibilità. Cosa accade quando un prodotto si avvicina alla data di scadenza?
Nel nostro supermercato, seguiamo delle rigide regole sulla freschezza. Ad esempio, se una mortadella si avvicina alla scadenza, non la utilizziamo per preparare insalate o piatti pronti. Tutto deve essere sempre fresco e genuino.
Che tipo di piatti veloci e pratici richiede maggiormente il pubblico?
La clientela cerca spesso piatti pronti da consumare velocemente, come le insalate fresche e i prodotti da forno. Le nostre lasagne, parmigiane e cannelloni sono tra i più richiesti. Anche i secondi piatti pronti stanno riscuotendo un grande successo.
Negli ultimi tempi, vi siete anche dedicati alle cucine regionali, giusto?
Esatto! Abbiamo cominciato a inserire nel nostro assortimento piatti ispirati alle tradizioni culinarie italiane, come quelle toscane, siciliane e pugliesi. È un modo per ampliare l’offerta e soddisfare i gusti di una clientela sempre più attenta alle tradizioni locali.
C’è una crescente domanda di bistecche di alta qualità, come la Chianina. Come gestite questa richiesta?
Sì, la Chianina e la Fassona sono molto richieste, e ci assicuriamo che provengano esclusivamente da filiere italiane. Lavoriamo a stretto contatto con allevatori locali per garantire la qualità delle carni. Per quanto riguarda le carni estere, come quelle argentine o polacche, non le trattiamo nel nostro reparto, poiché ci concentriamo sul Made in Italy.
Può parlarci di qualche ricetta da forno che va particolarmente bene?
Uno dei piatti che va per la maggiore sono le tagliatelle con polpettine e formaggi. Per i formaggi utilizziamo una vasta gamma di mozzarella di bufala – abbiamo circa quindici marchi diversi – e anche fiordilatte, principalmente pugliese.
E la pizza?
La pizza è apprezzatissima in tutte le sue forme. Nel nostro supermercato, abbiamo un reparto a parte dedicato interamente alla produzione di pizze, con forni speciali e un pizzaiolo dedicato.
Grazie, Chef, per aver condiviso con noi la sua esperienza e la sua passione per la gastronomia. Non vediamo l’ora di provare alcuni dei vostri piatti!
Questo articolo evidenzia l’importanza e la complessità della gastronomia nei supermercati, un settore in continua evoluzione che risponde con creatività e dedizione alle esigenze di un pubblico diversificato. Lo chef , con la sua esperienza, rappresenta un esempio di come anche in un contesto di grande distribuzione si possano mantenere alti standard di qualità e freschezza.
Fonte : PositanoNews.it