Segnalazione di Maurizio Vitiello – Successo del libro di Felicia di Paola “Elogio del cibo…
Segnalazione di Maurizio Vitiello – Successo del libro di Felicia di Paola “Elogio del cibo e della Dieta Mediterranea”, Edizioni Controcorrente.
Felicia Di Paola, biologa e nutrizionista, specialista in Scienza dell’Alimentazione, Scuola di Medicina e Chirurgia Seconda Università degli Studi di Napoli, ha scritto l’interessante libro “Elogio del Cibo e della Dieta Mediterranea”, che già in uscita suscita interesse.
Felicia Di Paola ripercorre le più importanti acquisizioni nel campo della Nutrizione umana.
I diversi capitoli del volume spaziano dal rapporto tra alimentazione e salute al nutrizionismo come educazione alimentare, in un’avvincente sequenza di avventure del cibo, tra origini, misteri, storie e simboli. Inoltre, viene affrontata la questione dell’impazzimento del cibo, che è sotto gli occhi di tutti, con la deriva del cibo spazzatura.
Certamente, nella società di oggi il cibo riveste un aspetto fondamentale, che si traduce a volte in vero e proprio amore verso ciò che si mangia e soprattutto per la cultura che è alla base delle nostre tradizioni alimentari.
In sequenza, l’Autrice riconsidera le diverse colture, ricordandoci che il nostro territorio ha produzioni e tradizioni agroalimentari caratteristiche, con una cadenza stagionale, che costituiscono le basi della Dieta Mediterranea, la dieta dei nostri avi.
Una dieta basata sui prodotti della terra che profumano di sole, di aria salmastra, ortaggi freschi, frutta polposa, pastasciutta allegra e fantasiosa, legumi, minestre rustiche e saporite, formaggi, pesce, pane, olio extra-vergine d’oliva.
“Elogio del Cibo e della Dieta Mediterranea” offre un contributo importante al panorama editoriale per tutti coloro che hanno a cuore, per scelta personale o professionale, la salute delle persone; salute da intendere non solo come diritto, bensì come bene primario da salvaguardare e risorsa da valorizzare.
Ecco la Prefazione di Antonio Colantuoni, Professore di Fisiologia, Università degli Studi di Napoli “Federico II”:
L’Autrice ha voluto con linguaggio piano e comprensibile a tutti ripercorrere le più importanti acquisizioni nel campo della Nutrizione umana. Ha nei diversi capitoli del suo lavoro toccato tutti gli argomenti di attualità, che contribuiscono ai nostri atteggiamenti personali che si concretizzano nel nostro personale stile di vita. L’approccio al cibo e tutte le implicazioni personali, sociali, culturali, connesse a quello che mangiamo, sono stati oggetto di accurate e ben definite riflessioni, che sono di grande valore e notevolmente stimolanti. I diversi capitoli del volume spaziano dal rapporto della mente e della salute corporea (Mens sana in Corpore sano) ai rapporti tra alimentazione e salute, in un avvincente sequenza di avventure del cibo, che viene indagato nelle sue origini, misteri, storie e simboli. Inoltre, viene indagato con fine arguzia l’impazzimento del cibo, che è sotto gli occhi di tutti, con la deriva del cibo spazzatura, che va sottolineato per i suoi riflessi importanti sulla salute di ciascuno di noi. Certamente, nella Società di oggi il cibo riveste un aspetto fondamentale, che si traduce a volte in vero e proprio amore verso ciò che si mangia e soprattutto per la cultura che è alla base delle nostre tradizioni alimentari. In sequenza, l’Autrice riconsidera le diverse colture, che si ritrovano nella nostra Italia, ricordandoci che il nostro territorio ha produzioni e tradizioni agroalimentari caratteristiche, con una cadenza stagionale, che costituiscono le basi della Dieta Mediterranea, che è stata descritta per la prima volta a Napoli dai Fisiologi Ancel Keys (Americano) e Gino Bergami (Napoletano). Per restare nell’attualità, nonostante la tradizione mediterranea, a Napoli, in Campania e in Italia, soprattutto meridionale, l’obesità rappresenta un rischio formidabile, perché la metà dei nostri adolescenti va verso una forma di obesità precoce, che fa prevedere molti problemi per l’avvenire. Per prevenire questi rischi concreti per la salute nei prossimi anni abbiamo bisogno di una vasta educazione alimentare, per accoppiare bene gli alimenti ed evitare il sovrappeso e l’obesità, attraverso uno stile di vita che si richiami alle conoscenze scientifiche, che vengono suffragate dalla nostra tradizione di vita e dieta Mediterranea. L’Autrice si sofferma sulla necessità di evitare l’uso di scorciatoie, come pillole e derivati vari, per evitare il sovrappeso e l’obesità, considerando prevalente l’importanza di una educazione adeguata per rispondere alle sfide della abbondanza di offerte alimentari e della ricchezza di scelte consumistiche. E’ un lavoro di divulgazione importante, che va sostenuto ed elogiato.
Ecco la Presentazione di Giorgio Liguori, Professore Ordinario di Igiene Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere, Università degli Studi Napoli “Parthenope”:
L’alimentazione è da tempo considerata il principale fattore protettivo nei confronti di
numerose patologie e disabilità, in particolare delle malattie croniche non trasmissibili che oggi rappresentano, nel nostro Paese, la principale causa di mortalità, morbosità e disabilità.
Una corretta alimentazione, associata ad una regolare attività fisica, contribuisce infatti a
migliorare lo stato di salute generale, a favorire il mantenimento del corretto peso corporeo e dello stato di benessere individuale e a migliorare la qualità della vita.
Corretta alimentazione e pratica costante di attività motoria costituiscono un binomio indissolubile e vincente ai fini del “guadagno di salute” per le persone di ogni età e genere e in qualsiasi condizione, comprese quelle della fragilità e del disagio sociale.
Tuttavia, “rendere semplici le scelte salutari”, ovvero in tale contesto facilitare l’adozione di
una corretta alimentazione da parte dei cittadini non è compito di poco conto dal momento che gli aspetti sociali, politici, economici ed individuali che influiscono sulle scelte comportamentali sono numerosi e diversificati.
Questo volume, offrendo una panoramica ampia e basata sulle evidenze del ruolo
dell’alimentazione come determinante di salute, rappresenta un prezioso contributo scientifico in ambito preventivo. L’Autrice, prendendo in considerazione tutti i vari fattori correlati alle abitudini alimentari, tratta l’argomento con un approccio totalmente in linea con i principi della promozione della salute.
Il volume costituisce inoltre un utile strumento per tutti gli interessati (professionisti,
studiosi, cultori, amatori, etc.) che intendano approfondire le proprie conoscenze sugli aspetti sociali e culturali legati all’alimentazione, grazie ai molteplici riferimenti storici e filosofici alla tradizione mediterranea presenti nel testo.
“Elogio del cibo e della dieta mediterranea” offre un contributo importante al panorama
editoriale per tutti coloro che hanno a cuore, per scelta personale o professionale, la salute delle persone; salute da intendere – in linea con i principi dell’Igiene e della Promozione della Salute – non solo come diritto, bensì come bene primario da salvaguardare e risorsa da valorizzare.
Forniamo anche l’Introduzione:
La salute prima di tutto.
Bisogna preservarla e ben custodirla dalle malattie senza ricorrere a tanti medicinali o intasarsi di integratori ma imparando a mangiare bene in modo più sano e naturale.
Mangiare poco ma di tutto. Con una prevalenza e un uso sistematico di vegetali, frutta, verdura, ortaggi, cereali e derivati, una comparsa settimanale della pasta, un uso frequente di legumi, invogliando al consumo di pesce, uova, latte e derivati, olio extravergine d’ oliva sapientemente combinati con le giuste quantità di prodotti animali, carni, soprattutto bianche.
Cucinati in modo semplice, cotti al momento. Il tutto con equilibrio e buon senso.
Rispettando la stagionalità, la qualità e la quantità.
Bere vino con moderazione e tanta acqua fino a due litri al giorno, a sorsetti. Fare movimento, esercizio fisico, ginnastica anche all’ aperto in maniera costante e graduale e tutti i giorni.
Perdere peso, senza perdere la gioia di un buon pasto, mangiando a tavola insieme alla propria famiglia, insieme agli amici.
Questo dobbiamo fare se vogliamo stare bene, se vogliamo godere di ottima salute e vivere più a lungo. Dunque il buon cibo come medicina.
Noi nutrizionisti lo ripetiamo spesso ma non sempre entra bene in testa.
Quando un organo non funziona bene, quando avvertiamo dei sintomi, dei fastidi sono dei campanelli d’ allarme che ci indicano che qualcosa non va.
Ed è proprio lì che dobbiamo intervenire rivolgendoci ad esperti in campo della nutrizione e della medicina.
Malattie come il diabete, il cancro, il tumore, le allergie, le intolleranze, la gotta, il colesterolo alto, la pressione alta, le malattie immunitarie, il deterioramento dei nostri tessuti e delle nostre cellule possono essere ridotte se facciamo una corretta alimentazione e un’adeguata attività motoria.
Se poi eliminiamo gli alimenti preconfezionati, imballati, plastificati, aromatizzati, manipolati, conservati, colorati, in una sola parola modificati, tanto propinati e pubblicizzati nella nostra società dalla globalizzazione il risultato sarà ancor più evidente. Sicuramente subentrano altri fattori a causare le malattie ma se seguiamo uno stile di vita bilanciato, corretto ed equilibrato, ripeto, è importante, avremmo meno possibilità di ammalarci in quanto il nostro corpo risulterà ben nutrito, più forte e più resistente.
Dunque un’alimentazione se fatta bene diventa il pilastro della salute e dell’integrità psico-fisica.
Ma quale dieta, quale stile di vita dobbiamo seguire?
La migliore a mio avviso resta da sempre la Dieta Mediterranea, la dieta dei nostri avi. Una dieta legata alle abitudini e ai prodotti del bacino del Mediterraneo
(Sud Italia, Grecia, Spagna, Turchia, Tunisia).
Un nome che fa pensare ai prodotti della terra che profumano di sole, di aria salmastra, ortaggi freschi, frutta polposa, pastasciutta allegra e fantasiosa, legumi, minestre rustiche e saporite, formaggi, pesce, carne, pane, olio extra- vergine d’ oliva, ingredienti e piatti che sono da secoli la base della nostra tavola.
Nata in Campania, tra Napoli e il Cilento e propriamente a Pioppi.
Riscoperta da studiosi di tutto il mondo tra cui il più noto Ancel Keys, biologo, ricercatore, fisiologo statunitense che negli anni ’50 si stabilì nel Cilento insieme a sua moglie Margarette per studiare le malattie cardiovascolari e la longevità della popolazione del bacino del Mediterraneo.
La Dieta Mediterranea è uno stile di vita che va bene per tutti e per tutte le età.
Si spende poco, il giusto e possono godere un’intera famiglia.
E’ varia, completa di tutti i nutrienti, piena di ricette, di colori, di sapori, di odori.
E poi dietro la piramide alimentare della Dieta Mediterranea ci sono la storia, la cultura, la convivialità, la tradizione, le radici, le origini, il simbolismo, il mito, l’eredità del mondo classico.
Secondo la FAO la Dieta Mediterranea è tra i modelli agroalimentari più sostenibili del pianeta.
Secondo l’OMS la Dieta Mediterranea è uno dei regimi nutrizionali più salutari.
Questo, il 2018, è l’anno nazionale dell’enogastronomia e del cibo italiano e del Sud Italia. Definito così dai ministri delle politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, e dei beni culturali e del turismo Dario Franceschini.
Tra i vari riconoscimenti si punterà anche alla valorizzazione del cibo
come la Dieta Mediterranea.
La qualità della nostra alimentazione dipende dagli ingredienti, da come scegliamo il cibo, dove lo compriamo, da come lo cuciniamo.
Quando si mangia bene si prova rinascita, felicità e benessere.
Dobbiamo tornare al cibo genuino se vogliamo godere di buona salute e tutelarla il più a lungo possibile e alla tradizione, la tradizione che si rinnova in chiave moderna.
Recuperare dunque le nostre abitudini alimentari, culturali e gastronomiche
che ci legano alle radici della nostra civiltà.
Dice Gusteau Di Ratatouille:
“Come posso descriverlo? Il buon cibo è una musica da gustare,
un colore da annusare. L’ eccellenza è tutta intorno a voi.
Dovete solo sapervi fermare per assaporarla”.
Da consultare, da leggere.
Maurizio Vitiello
Fonte : PositanoNews.it