L’Oro di Capri torna a Trieste, dall’8 al 10 Marzo, per partecipare ad Olio Capitale,…
L’Oro di Capri torna a Trieste, dall’8 al 10 Marzo, per partecipare ad Olio Capitale, la fiera sugli oli extravergini tipici e di qualità giunta alla sua 16/a edizione.
Centinaia di produttori di olio extravergine di oliva, provenienti da tutte le regioni olivicole italiane e dall’estero, si avvicenderanno nel Salone degli extravergini tipici e di qualità.
L’Oro di Capri, in particolare, quest’anno punta sulla valorizzazione del patrimonio degli ulivi secolari collocati nella costa sud-ovest dell’isola tra la Grotta azzurra e il Faro, nello storico sentiero dei fortini.La tutela è concentrata sugli alberi che convivono con la macchia mediterranea in un paesaggio terrazzato che dirada verso il mare.
Il gruppo di olivicoltori anacapresi composto da circa 50 soci porterà ad Olio Capitale il lavoro di recupero degli uliveti che convivono con la macchia in circa 50 ettari di terra. Da uno studio commissionato al Cnr di Perugia, è emerso che nei quasi 50 ettari monitorati, si trovano alcuni tra gli ulivi più antichi della Campania dai 200 ai 1.000 anni di età.
E’ stata scoperta inoltre l’esistenza di 21 genotipi diversi sull’isola, che testimoniano una grande biodiversità e rimandano alla cultivar Throumbolia, diffusa prevalentemente a Creta.
L’oro di Capri, in particolare, quest’anno punta sulla valorizzazione del patrimonio degli ulivi secolari collocati nella costa sud-ovest dell’isola tra la Grotta azzurra e il Faro, nello storico sentiero dei fortini. La tutela è concentrata sugli alberi che convivono con la macchia mediterranea in un paesaggio terrazzato che dirada verso il mare.
Il gruppo di olivicoltori anacapresi composto da circa 50 soci porterà ad Olio Capitale il lavoro di recupero degli uliveti che convivono con la macchia in circa 50 ettari di terra.
Molto importante è stata la scoperta, grazie ad uno studio commissionato al Cnr di Perugia, che nei quasi 50 ettari monitorati, si trovano alcuni tra gli ulivi più antichi della Campania dai 200 ai 1000 anni di età. E’ stata scoperta inoltre l’esistenza di 21 genotipi diversi sull’isola, che testimoniano una grande biodiversità e rimandano alla cultivar Throumbolia, diffusa prevalentemente a Creta.
La valorizzazione che inizia nelle scuole primarie, è stata anche al centro dell’ultimo convegno Fai tenutosi a Napoli a fine Febbraio, in cui l’oro di Capri ha portato il proprio “case study”, parlando dell’importanza di lavorare sulla tutela e valorizzazione del patrimonio attraverso i giovanissimi, facendoli sentire parte di questo inestimabile patrimonio verde, con attività ricreative, di studio e di merenda nelle zone dove sorgono gli oliveti.
Al centro dell’attenzione sarà anche quest’anno il progetto “Mamma Evo” fortemente promosso dal presidente dell’associazione Pierluigi della Femina, che favorisce il consumo dell’olio extravergine d’oliva, prodotto ad Anacapri, per le neo-mamme in modo da educare al sapore autentico dell’olio sin dalla fase dello svezzamento
Fonte : PositanoNews.it