Positanonews ha incontrato lo chef Ernesto Iaccarino del ristorante stellato Don Alfonso 1890, un’eccellenza campana…
Positanonews ha incontrato lo chef Ernesto Iaccarino del ristorante stellato Don Alfonso 1890, un’eccellenza campana che sorge a Sant’Agata sui Due Golfi di Massa Lubrense. Per noi è importante capire il parere di professionisti di altissimo livello come Ernesto, su come il mondo della ristorazione percepisce le minacce legate al Covid e le misure adottate per limitare i contagi, come quelli studiati dallo chef Gennaro Esposito, che sta collaborando a stretto contatto con il governatore Vincenzo De Luca.
“Il problema è che questa pandemia si diffonde facilmente – spiega lo chef al direttore Michele Cinque – purtroppo il protocollo deve essere rigido. Io stavo pensando che se la Campania riuscisse ad andare oltre il protocollo, si potrebbero avere anche misure meno restrittive sulle distanze, anche perché se noi riuscissimo con la tecnologia in 15-20 giorni a testare tutti i nostri dipendenti, tu sai che lavori in un ambiente sano: con i distanziamenti avrei sempre paura se ci fosse un asintomatico in giro, che potrebbe diffondermi questo virus”.
Riguardo alle responsabilità che gravano sui ristoratori per eventuali contagi dei dipendenti? “Non si può tollerare, questa è una pandemia, come faccio a prendermi il rischio per un dipendente dal punto di vista della salute, ma anche penale e civile. E’ una follia pensare di riaprire. Noi stiamo aspettando, se esce un medicinale possiamo aprire anche il 18 maggio”.
Poi chef Iaccarino ci offre una riflessione molto interessante: “Qui siamo in una regione virtuosa, il Covid non si è diffuso in modo violento come altre regioni del Nord Italia, questa fortuna dovremmo tradurla ancora di più, secondo me, in uno slogan come “Campania Sicura”. Chi vuole venire in vacanza in Campania, deve essere testato: che sia un test sierologico o un altra sorta di test che sarà scoperto, deve permettere il rilascio di una sorta di green card affinché possa circolare liberamente. Noi siamo l’unica categoria, o una delle pochissime, in cui dovremmo avere contatti con il cliente che non ha la mascherina, il che permette la diffusione del virus attraverso le goccioline”.
Fonte : PositanoNews.it