Morte della titolare della pizzeria che aveva risposto alla recensione contro i gay, familiari contro…
Morte della titolare della pizzeria che aveva risposto alla recensione contro i gay, familiari contro la gogna social e la Lucarelli. La donna è stata attaccata con l’accusa che il commento fosse falso, facebook ed i social network hanno moltiplicato le accuse , arrivando a una vera e propria gogna insopportabile per la donna. Fra questi anche Selvaggia Lucarelli”I social network sono
pericolosi. La distanza tra l’altare e la polvere è un nanosecondo». Per Fiorina D’Avino, figlia della ristoratrice, la prospettiva è un’altra: «L’accanirsi è pericoloso – è la sua risposta alla Lucarelli – Grazie cara “signora” per aver massacrato per via mediatica la mia mamma. Cerchi pure la sua prossima vittima». Per vagliare l’ipotesi di istigazione al suicidio, gli investigatori svolgeranno analisi tecniche su telefoni e computer della ristoratrice, che in merito alla recensione del cliente omofobo è stata ascoltata sabato come persona informata sui fatti. Semplici dichiarazioni nell’ambito di un approfondimento volto a chiarire se nel commento discriminatorio si prefigurasse il reato di istigazione all’odio. Ma Giovanna, racconta chi le stava vicino, era impreparata a tutto questo clamore e agli insulti sul web. «Falsa come una moneta da 3 euro», l’accusa. «Macché trovata promozionale. La pizzeria era sempre piena, lei non era certo a caccia di clienti», la difendono i frequentatori abituali. E da un primo esame dei conti del locale da parte degli investigatori, del resto, non emergerebbero problemi economici.
L’AUTOPSIA
Vero o falso fosse quel messaggio, oppure opera di un troll, Giovanna Pedretti si è trovata all’improvviso in una centrifuga. Confusa e angosciata, non ha visto altra via d’uscita che mettersi alla guida quando era ancora buio, ferirsi e gettarsi in acqua. A bordo della Panda e all’esterno, nell’area poco distante dal punto in cui i sommozzatori hanno recuperato il corpo dal fiume, sono state rinvenute copiose tracce di sangue, l’auto è stata sequestrata e nei prossimi giorni si svolgerà l’autopsia sul corpo della donna, esami tossicologici compresi. Il caso della recensione era stato oggetto anche di un servizio del Tg3 e ora il comitato di redazione, «profondamente colpito da questa tragedia e partecipe al lutto della famiglia, non può che respingere fermamente le accuse strumentali mosse alla Testata da esponenti politici di Lega e Fratelli d’Italia. Quando sono stati sollevati dubbi sulla veridicità della storia, il Tg3 ha ritenuto doveroso tornare a intervistare la ristoratrice assicurandole la possibilità di spiegare e replicare, sempre con toni cordiali e civili. Basta rivedere il servizio nella sua interezza
Era titolare della pizzeria ‘Le Vignole’. Aveva scritto e pubblicato un post – recensione in risposta a un cliente che aveva lasciato un commento discriminatorio. Il marito ne aveva denunciato la scomparsa questa mattina. Il cadavere trovato in un fiume: non è esclusa l’ipotesi suicidio
È stata trovata morta Giovanna Pedretti, la titolare della pizzeria ‘Le Vignole’ di Sant’Angelo Lodigiano, in provincia di Lodi, balzata agli onori della cronaca per la risposta a una recensione di un cliente su Tripadvisor che si lamentava della presenza di gay e di un disabile nel locale. Il corpo della donna è stato trovato a pochi metri dalla sua autovettura nelle acque del fiume Lambro, nei pressi del ponte di Viale dell’Autonomia a Sant’Angelo Lodigiano.
Giovanna Pedretti: chi è e come è morta la ristoratrice del Lodigiano che aveva difeso gay e disabili
Il marito aveva denunciato la scomparsa nella mattinata odierna. Sul posto sono presenti il Pubblico Ministero di turno della Procura di Lodi, personale addetto ai rilievi e repertamenti scientifici, il medico legale dell’Istituto di medicina di Pavia e i Vigili del Fuoco di Lodi. Le indagini sono affidate ai carabinieri: al momento tra le varie ipotesi prese in considerazioni dagli inquirenti c’è quella del suicidio. La vittima era sposata e aveva una figlia.
Giovanna Pedretti: i post-commenti che hanno scatenato le polemiche
Giovanna Pedretti, dopo essere stata descritta come un baluardo per i diritti delle persone più deboli ed un esempio di inclusione, ha subito una vera e propria gogna social. Molti ‘haters’ da tastiera hanno messo in dubbio la veridicità di ciò che la ristoratrice aveva raccontato. Ecco i post-commenti incriminati. Quello del cliente: “Mi hanno messo a mangiare di fianco a dei gay, non mi sono accorto subito perché sono stati composti, e un ragazzo in carrozzina che mangiava con difficoltà mi dispiaceva ma non mi sono sentito a mio agio. Peccato perché la pizza era eccellente e il dolce ottimo, ma non andrò più“.
Di seguito la risposta della Pedretti: “Egregio cliente, apprezziamo il suo impegno per valutare il nostro servizio attraverso la sua recensione. Nonostante questo ci tenevo a farle presente che il nostro locale è aperto a tutti e i requisiti che chiediamo ai nostri ospiti sono l’educazione e il rispetto verso ognuno. Le sue parole di disprezzo verso ospiti che non mi sembra vi abbiano importunato, mi sembra una cattiveria gratuita e alquanto sgradevole. Ci tengo inoltre a sottolineare che non è passato inosservato il suo sguardo infastidito anche verso il ragazzino in carrozzina. A fronte di queste bassezze umane e di pessimo gusto, credo che il nostro locale non faccia per lei. Le chiediamo gentilmente di non tornare da noi“.
Fonte : PositanoNews.it