Napoli, lungomare occupato dalla fiera BaccalàRe. Bassolino “I cittadini espropriati” . Questa è in buona…
Napoli, lungomare occupato dalla fiera BaccalàRe. Bassolino “I cittadini espropriati” . Questa è in buona sostanza la protesta dell’ex Governatore della Campania riportata da Paolo Barbuto su Il Mattino
Aveva deciso di andare a correre sul lungomare ma è andato a sbattere nel caos e nei blocchi per i controlli di BaccalàRe, Antonio Bassolino, ex sindaco di Napoli ed ex Governatore della Campania, ieri è tornato a casa e s’è sfogato via social: «La via più bella di Napoli, frequentata da tante famiglie, è di fatto privatizzata e in qualche modo sequestrata, come ho avuto modo di vedere alle 12 di oggi». E s’è chiesto pure: «Ma perché queste feste si devono fare in un luogo delicato ed unico come via Caracciolo invece che alla Mostra o in altri luoghi più adatti alle fiere?»
IL CASO
Quello dell’occupazione del lungomare liberato da parte di eventi e fiere è un tema che, da sempre, sollecita polemiche e tensione. Dalla fine di agosto ad oggi quella fetta di città che guarda il mare è stata costantemente occupata da manifestazioni (in sequenza il Bufala Fest, il Pizza Village e, attualmente, BaccalàRe), le tasse per l’occupazione del suolo sono state drasticamente scontate da parte del Comune di Napoli che ha cancellato il 75% del valore. Il caos, le manifestazioni e i concerti vengono osservati in maniera contrastante dai napoletani: una parte sostiene che si tratti di interessanti modi per tenere viva la città, un’altra parte considera questi eventi un’invasione del lungomare liberato che viene concesso a manifestazioni a scopo commerciale e sottratto alla libera fruizione dei cittadini.
LE TRANSENNE
Un altro dei temi principali di contestazione è quello dei blocchi e delle transenne. È lo stesso Bassolino a citarlo nel suo sfogo via Facebook: «Per di più il tratto che costeggia il mare ed è di fronte ai gazebo del baccalà è chiuso da transenne e si fanno controlli per poter accedere e passeggiare: incredibile!».
Su questa specifica questione non c’è responsabilità degli organizzatori e nemmeno del Comune, si tratta di richieste che arrivano direttamente dalla Questura nel rispetto delle norme antiterrorismo che prevedono, appunto, controlli serrati e puntuali per le manifestazioni che radunano un consistente numero di persone. Anzi a carico dell’organizzazione c’è anche la predisposizione di un contapersone per sapere con precisione in ogni momento quant’è ampia la folla che si trova all’interno delle transenne.
LA REPLICA
Quando l’organizzatore di BaccalàRe, Vincenzo Varriale, ha saputo dello sfogo di Bassolino, s’è intristito: «Mi spiace che abbia provato fastidio di fronte alla nostra iniziativa e che abbia pensato al sequestro di una zona importante della città. Voglio rassicurare l’ex governatore: la nostra manifestazione va in senso decisamente opposto, abbiamo riunito chef stellati e offriamo il meglio della produzione del nostro territorio. Diamo a chiunque la possibilità di avvicinarsi a una cucina che non sempre è alla portata di tutti. Sulla questione delle transenne, devo dire che non piacciono nemmeno a noi e ne faremmo volentieri a meno, ma ci sono leggi dello Stato da rispettare e noi ci adeguiamo, sostenendo, peraltro, un costo per attrezzature e personale di controllo, che è tutto a carico nostro». BaccalàRe fino a sabato aveva attirato già 200mila persone sul lungomare: ieri è stato il giorno conclusivo, quello della massima affluenza ma i numeri ufficiali saranno diffusi solo oggi.
Fonte : PositanoNews.it