Piano di Sorrento, i magici latticini dei fratelli Mastellone in Argentina. C’è un filone aureo…
Piano di Sorrento, i magici latticini dei fratelli Mastellone in Argentina.
C’è un filone aureo tra Piano di Sorrento e l’Argentina. È incredibile il successo e la fama ottenuta da alcuni emigranti carottesi nella terra di Gardel, San Martin e Maradona. I fratelli Antonino e Giuseppe Mastellone hanno creato un vero e proprio impero industriale ed economico, partendo da un piccolo caseificio. Ma andiamo con ordine; Antonino Mastellone nasce a Piano di Sorrento il 12 Dicembre 1899, figlio di un noto maestro caseario, su consiglio di un amico emigra in Argentina nel 1925 e trova impiego come casaro in un piccolo caseificio a Junìn, non lontano da Buenos Aires. Antonino invita ad emigrare il proprio fratello minore Giuseppe nel 1927 e nel 1929 si sposa con Teresa Aiello, una compaesana di Piano di Sorrento. Sarà proprio Teresa, la moglie di Don Antonino ad incoraggiare marito e cognato a fondare un nuovo caseificio nella vicina General Rodriguez a 52 Km. da Buenos Aires. I fratelli iniziano a produrre un delizioso fiordilatte (confuso da molti giornalisti con la mozzarella che è invece esclusivamente un prodotto bufalino), ricotta e provolone, prodotti quasi sconosciuti all’epoca in Argentina. I fratelli preparavano una serie di pacchi e scatoli con i loro prodotti che quotidianamente trasportavano personalmente prima in treno per 52 km. e poi li distribuivano a piedi o in tram casa per casa. Crearono una vera e propria rete di clienti. Antonino decise di chiamare il proprio caseificio “La Serenissima” in onore dell’operazione politico-militare che Gabriele D’Annunzio realizzò nel 1918 a Vienna lanciando volantini che rivendicavano l’italianità di Fiume e della Dalmazia con una squadriglia aerea chiamata Serenissima. Gli affari iniziarono ad andare bene e così nel 1935 i fratelli Mastellone acquistarono il primo mezzo di trasporto: un Fiat 614. Gli anni ’40 segneranno il vero balzo in avanti de La Serenisima che nel frattempo aveva perso una “s”; i bonairensi introiettarono nella loro dieta i latticini italiani o meglio dei Monti Lattari in primis il fiordilatte ( sempre erroneamente chiamato mozzarella). L’azienda divenne grande e la produzione iniziò a perfezionarsi e variegarsi con formaggi a basso tasso di grassi ed acidità negli anni cinquanta. Nel 1952 muore il patriarca Don Antonino Mastellone e gli succederà il primogenito Pascual coadiuvato dai fratelli Victorio, Giuseppe e Matteo. La tradizione famigliare, seppure evolutasi ad industriale proseguì e si evolse tanto da divenire azienda leader nel suo settore in Argentina. Piatto forte della casa divenne il mitico “dulce de leche”, una sorta di dolce tipico ufficiale argentino. Bottiglie in vetro sigillate all’avanguardia, pastorizzazioni centellinate ed introduzione della famosa busta (Sachet) resero l’azienda casearia famosa e popolarissima in tutto il territorio nazionale. Il marchio “LS” fu q
registrato e si iniziò a produrre quindi latte delattosizzado, a lunga conservazione, parzialmente scremato, in polvere sino al boom degli yogurt degli anni ’70. L’azienda dei fratelli Mastellone fu la prima al mondo ad introdurre a fine anni ’50 il “lactobacillus GG” nello yogurt, ovvero il pro-biotico più riconosciuto al mondo per proprietà benefiche alla salute. Nel 1995 l’azienda inaugurò una pubblicità originalissima ovvero facendo navigare un grande dirigibile sulla città di Buenos Aires. La Serenisima venne premiata nel 2004 con il prestigiosissimo premio “Marketing global research”. La multinazionale Danone creò una joint-venture con La Serenisima così da divenire l’assoluta azienda leader mondiale degli yogurt. Alla morte di Pascual Mastellone l’azienda divenuta ormai pantagruelica promosse come presidente il manager Moreno. Tra vicende alterne l’azienda ha continuato la sua attività estendendosi anche in altri paesi latinoamericani. Oggi la Serenisima impiega circa 5000 dipendenti, vanta circa 80.000 punti vendita ed un fatturato di 1 miliardo e mezzo di dollari USA. Ben dodici impianti industriali di produzione de la Serenisima (si badi bene con una sola “s” ) sono attivi in Argentina, alcuni dei quali dedicati ai membri della famiglia. Tutto iniziò dalla sapiente arte casearia di due fratelli di Piano di Sorrento.
Fonte : PositanoNews.it