Piano di Sorrento, il “Tartufo in Osteria” da Nonna Luisa un evento Slow Food fra…
Piano di Sorrento, il “Tartufo in Osteria” da Nonna Luisa un evento Slow Food fra sapori e saperi . Bisogna essere davvero stakanovisti per seguire tutti gli eventi slow food della condotta che copre l’area turisticamente più importante della Campania che va da Sorrento a Vico Equense, compresa Capri e Anacapri. Massa Lubrense sta facendo la parte del leone, con La Torre e Lo Stuzzichino, chiocciole strameritate, che si stanno dando da fare davvero alla grande e sono sempre presenti. Anche ieri all’evento di grande valore tenutosi da Nonna Luisa all’agriturismo Antico Casale ai Colli di San Pietro per il progetto “Tartufo in Osteria” targato Slow Food Un doppio appuntamento di maggio (lunedì 13 e mercoledì 22) dedicato agli operatori del settore, realizzato con il contributo della Direzione generale dello Sviluppo Rurale del Ministero delle Politiche agricole Alimentari e Forestali. Due eventi in collaborazione con Slow Food Costiera Sorrentina e Capri Aps con la presentazione di menù con piatti dedicati al tartufo da far degustare agli ospiti selezionati. Positanonews, che è uno dei giornali online più visti in Campania, deve seguire territori molto vasti fra Costiera amalfitana e sorrentina, ma per Slow Food ci teniamo , da giovani, diciamolo, eravamo fra i redattori della guida Slow Food in Campania e davvero abbiamo vissuto bellissime esperienze e conosciuto persone straordinarie. Dicevamo sapori e saperi, ebbene ci è stato svelato un mondo sul tartufo, che, ricordiamo, la cui “cerca e cavatura” è Patrimonio Immateriale Unesco dal 2021. E’ stato bellissimo seguire Bora, un lagotto romagnolo, esemplare cane da tartufo , ci ha impressionato la preparazione e la passione dello staff di Stagioni Picentine, che con grande cultura, dedizione e serietà, porta avanti questa cultura del tartufo. Ci ha aperto il cuore conoscere persone così belle e preparate e non possiamo che ringraziare la Slow Food e Mario e Salvatore Persico che con la sua famiglia porta avanti l’Antico Casale, una sosta immancabile per chi vuole vivere un momento in un agriturismo vero, incredibilmente a pochi passi da Positano e sul percorso per le coste turistiche della Costiera amalfitana e Penisola sorrentina. Si passa per il Castello Colonna, l’antica Via Cermenna, a pochi metri c’è una chiesa, c’era un’abbazia, qui era il percorso dell’Antica Repubblica d’ Amalfi che approdava per scambi commerciali allo Scaricaturo, insomma un posto impregnato di storia, cultura e bellezza. Ci sono stati molti interventi e approfondimenti, dalla professoressa Alessandra Balduccini, per la Slow Food, alla dottoressa Filomena Rosa, per la Città Metropolitana di Napoli , col dott. Luca Branca responsabile per l’attività legata a funghi e tartufi presso la Regione Campania. Impressionante la profonda conoscenza della materia della dottoressa Noemi Iuorio (Stagioni Picentine), presidente dell’Associazione Tartufai Campania che ci ha sfatato vari miti sul tartufo che è stato affrontato in tutti i suoi vari aspetti, dalla raccolta, dal rispetto delle normative sulla cerca e, anche, purtroppo, dalle tante guerre sul tartufo, per cui un chilo può superare tranquillamente le 5 mila euro, ci ha sconvolto la strage di cani da tartufo avvenuta per avvelenamento nel Molise l’anno scorso. Inoltre abbiamo scoperto che nelle regioni del Sud produciamo circa il 50% dei tartufi, spesso il Piemonte ha solo la nome, ma è un discorso complesso da affrontare in poche righe. Interessante sapere che si trovano anche al Faito a Vico Equense . Ma di cosa parliamo ? Esattamente il tartufo è un tipo di fungo sotterraneo altamente pregiato per il suo aroma intenso e il suo sapore unico. Vengono raccolti in varie regioni del mondo, ma i più famosi sono quelli provenienti dall’Italia e dalla Francia. Esistono diversi tipi di tartufo, tra cui il tartufo nero, il tartufo bianco e il tartufo estivo. Sono spesso utilizzati in cucina per aromatizzare e arricchire vari piatti, come risotti, paste, carni e formaggi. Il tartufo è considerato una vera e propria prelibatezza e può raggiungere prezzi molto elevati.L’uomo ha iniziato ad utilizzare il tartufo in cucina fin dall’antichità.
Esistono diverse specie di tartufi, ma le più conosciute e prelibate sono:
Tartufo nero pregiato (Tuber melanosporum);
Tartufo bianco (Tuber magnatum);
il Tartufo estivo (Tuber aestivum);
il Tartufo scorzone (Tuber aestivum/uncinatum).
In generale, tutte queste specie di tartufi sono commestibili e vengono utilizzate in cucina per aggiungere aroma e sapore ai piatti. Tuttavia, è importante fare attenzione alla provenienza e alla qualità del tartufo per garantirne la sicurezza alimentare.
Il tartufo era già conosciuto e apprezzato dai Romani e dai Greci, che lo consideravano una prelibatezza e lo utilizzavano per insaporire i loro piatti. Al giorno d’oggi, il tartufo è considerato un ingrediente pregiato e molto ricercato in cucina, utilizzato per arricchire numerosi piatti con il suo aroma intenso e unico. L’abbinamento è stato spettacolare , l’Antico Casale ha dato davvero il meglio di se
Dopo la degustazione c’è stato un dibattito conviviale con gli esperti dell’Associazione Regionali tartuficoltori, coordinato dai responsabili del settore specifico dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, con l’obiettivo “di facilitare lo scambio di esperienze tra i diversi operatori del settore e della filiera per rivalutare e promuovere il tartufo campano”.
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Fonte : PositanoNews.it