Piano di Sorrento, Mercato della Terra: il Carciofo violetto con la chef Amelia Mazzola e…
Piano di Sorrento, Mercato della Terra: il Carciofo violetto con la chef Amelia Mazzola e c’è anche Legambiente . A sorpresa abbiamo trovato anche Legambiente con Penisola Verde che hanno introdotto a Piano le buste di carta per raccogliere la carta e il punto di raccolta per l’olio esausto, dove è possibile in cambio ricevere l’olio d’oliva.
Meglio conosciuto come “Carciofo di Schito” già dai Romani, questo carciofo prende il nome dalla località di maggiore produzione situata in una zona prettamente agricola nella periferia di Castellammare di Stabia
Ma come piace alla nostra chef Amelia Mazzola il carciofo? “A dire la verità lo preferisco, classico alla brace”
Le condizioni climatiche hanno comunque reso più difficile la raccolta del carciofo , già fra pochi giorni sarà difficile reperirlo.
A Piano di Sorrento, come ogni seconda domenica del mese, il Mercato della Terra targato Slow Food Costiera Sorrentina e Capri Aps. Alle ore 9,00 il consueto squillo di tromba di apertura per dare inizio alle vendite di tutti i prodotti di stagione delle piccole aziende della penisola sorrentina e non solo: verdure fresche, frutta, carciofi, nocciole, confetture, miele, uova, tartufi, formaggi, dolciumi, tutto rigorosamente prodotto in prima persona dai produttori slow.
Alle ore 11,00 il Laboratorio del Gusto è stato dedicato al Carciofo violetto di Schito Presidio Slow Food e vedrà la partecipazione della Chef Amelia Mazzola – cuoca dell’Alleanza Slow Food – del Ristorante La Torre One Fire di Massa Lubrense che ha preparato dei manicaretti
Meglio conosciuto come “Carciofo di Schito” già dai Romani, questo carciofo prende il nome dalla località di maggiore produzione situata in una zona prettamente agricola nella periferia di Castellammare di Stabia. Una delle sue peculiarità consiste nel fatto che, secondo un’antica tecnica, la prima infiorescenza apicale (mamma o mammolella) viene coperta con coppette di terracotta (pignatte o pignattelle) realizzate a mano da artigiani locali. Esse servono a proteggere la pianta dai raggi del sole, rendendo il carciofo particolarmente tenero e chiaro.
Nel nostro territorio il carciofo è legato alle tradizioni culinarie pasquali – poiché la primavera è il periodo centrale della sua produzione -, e viene cucinato come piatto tipico arrostito sulla brace.
Fonte : PositanoNews.it