Positanonews Tg intervista lo chef Giancarlo Clark, nato a Positano e ora sommelier del ristorante Mancini a…
Positanonews Tg intervista lo chef Giancarlo Clark, nato a Positano e ora sommelier del ristorante Mancini a Stoccolma. Il suo ristorante è stato premiato come miglior ristorante italiano in Svezia e ha ricevuto Tre Forchette tricolore e il premio “custode della tradizione” Gamberorosso.
Il tema principale ovviamente è quello legato alla gestione dell’emergenza Coronavirus. Giancarlo ci spiega che in Svezia la situazione è normale e la vita va avanti. Ma chiaramente la preoccupazione c’è e la gente ha paura. Sono state chiuse scuole, università e musei ma non c’è nessun obbligo di restare in casa. Lo Stato ha chiesto alla popolazione di agire con responsabilità, di non uscire se non strettamente necessario ed evitare assembramenti. In tantissimi oramai stanno lavorando da casa. In Svezia fortunatamente, aggiunge Clark, la popolazione ha un senso civico molto alto e sta rispettando i suggerimenti.
Per quanto riguarda i ristoranti sono rimasti aperti tutto il periodo. L’unica limitazione è di non ospitare più di 50 clienti contemporaneamente, e di rispettare una distanza di due braccia tra i diversi tavoli.
Nel suo ristorante, come in altri – aggiunge Giancarlo – sono stati installati diversi igienizzanti e quando il cliente arriva il tavolo gli viene fornita anche una tovaglietta calda in modo da fargli rinfrescare la mani. Essendo un piccolo ristorante vengono ospitati dai 10 ai 20 clienti. Ma è stato organizzato un servizio di take away e food delivery. I clienti che non desiderano uscire di casa possono ordinare il cibo, pagarlo per via telematica ed un autista privata provvederà a consegnarlo entro un raggio di 25 chilometri, rendendo anche il servizio più elegante. Una coccola per i clienti che in questo modo riescono a sentirsi vicini al ristorante preferito pur essendo a distanza.
Ovviamente, precisa Clark, in questo periodo non si può di certo guadagnare ma l’importante è non perdere.
Le mascherine in Svezia non sono obbligatorie anche se c’è qualcuno che per strada le utilizza, ma è una scelta personale. Gli spostamenti, invece, sono limitati ed alla popolazione viene chiesto di evitare di prendere mezzi pubblici se non per motivi di lavoro. In città gli autobus sono gratuiti, ma sia i pullman che la metropolitana sono abbastanza vuoti proprio perché la gente lavora da casa.
Per quanto riguarda gli aiuti da parte dello Stato vi è la possibilità di riscuotere le tasse già pagate per poi restituirle in un secondo momento oppure aiutando a pagare il personale che comunque in questo momento sta lavorando di meno.
Inoltre, almeno fino al 15 giugno, dalla Svezia non è consentito recarsi in altri paesi europei per vacanza. Ma Giuancarlo sogna di tornare per qualche giorno di relax a Positano e, pur non potendo farlo per questa estate, assicura che appena sarà possibile tornerà a respirare l’aria del suo paese che sicuramente lo accoglierà a braccia aperte.
Fonte : PositanoNews.it