A San Liborio, in occasione della Quaresima, in questi giorni si sta celebrando l’antico rito…
A San Liborio, in occasione della Quaresima, in questi giorni si sta celebrando l’antico rito della bambola con sette penne. Il presidente Antonio Russo e il direttore Luigi Iaccarino del gruppo “A Chiorm” stanno interpretando l’antico rito in tutte le sue declinazioni, da quello antropologico, con uno specifico incontro- convegno, a quello gastronomico, con pietanze di un tempo in giro per cucine di famiglie matriarcali.
La Quaresima, periodo di penitenza e astinenza di quaranta giorni che precede la Pasqua, rappresenta un tempo sacrale di purificazione del corpo e dell’anima. Il numero quaranta, ricorrente nelle Sacre Scritture, indica compiutezza e allude a un periodo di sofferenza e attesa.
Simboli e rituali:
- Fantoccio della Quaresima: vestito di nero, appeso tra le case o agli alberi, rappresenta la morte di Carnevale e l’inizio del periodo quaresimale.
- Sette penne: conficcate nel fantoccio, simboleggiano le sette settimane di Quaresima e vengono tolte una ad una ogni domenica.
- Limone, arancia o patata: applicati al fantoccio, simboleggiano il sesso femminile e l’interdizione al rapporto sessuale durante la Quaresima.
- Fuso e conocchia: nelle mani del fantoccio, simboleggiano le Parche, le tre dee del destino che filavano, tessevano e interrompevano il destino degli uomini.
- Mutezza delle campane: legate il giorno delle Ceneri, simboleggiano il dominio del male e la vittoria della morte sulla vita.
Significato e origini:
- Rito precristiano: la Quaresima affonda le sue radici in rituali precristiani legati alla terra e alla semina.
- Lutto e rinascita: il fantoccio rappresenta la morte e la Quaresima un periodo di lutto che prelude alla rinascita della terra e dell’uomo con la Pasqua.
- Mito di Persefone: la Quaresima è accostata al mito greco di Persefone, che discende nel mondo sotterraneo e ritorna sulla terra in primavera.
- Fuoco: il fantoccio viene bruciato il sabato precedente alla Pasqua in un rito di purificazione e rinascita.
La Quaresima, con i suoi simboli e rituali, rappresenta un rito di passaggio da una fase luttuosa a una di rinascita, incarnando il mito dell’eterno ritorno. La Pasqua contadina, che inizia in Campania con il pellegrinaggio al Santuario della Madonna dell’Arco e termina con la Pentecoste, conclude il ciclo primaverile.
E’ una importantissima operazione di conservazione e fruizione del patrimonio culturale immateriale della nostra città. Ci vengono incontro gli scritti di Gaetano Amalfi in TRADIZIONI ED USI della PENISOLA SORRENTINA GAETANO AMALFI
E da Carnevale al primo di quaresima è un sol passo. Subilo si appende al balcone od alla finestra una pupazza rappresentante una vecchiarda aggrinzita ed incartapecorita con la rocca e col t’uso , e si battezza Oiiaresimn. Si appende sotto un’ arancia con tante penne di gallina quante sono le settimane, e come ne finisce qualcuna, se ne toglie una , tanto da restare senza , a Pasqua, la quale segna la sentenza di morte della brutta megera. Dimenticavo dirvi, che nella metà di quaresima si sega la vecchia , la quale, talvolta, ha nascosto fra le vesti un budello pieno di sangue per dare alla simulazione una parvenza di realtà. Vedendo in quel giorno qualche vecchia in istrada, si dice celiando, che non deve uscire, altrimenti le fanno il gibetto. Nella prima domenica, invece, suol rompere la pignatta da una persona tirata a sorte, bendata e fornita di lungo bastone. In tale rottura, vi è sovente apparecchiata qualche
dolce sorpresa secondo l’opportunità e la liberalità di quelli che intervengono a questo divertimento.
dal post sui social di Luigi Iaccarino:
Fonte : PositanoNews.it