NAPOLI. Quartieri spagnoli, i panni stesi che diventano antipasto. “L’antico grottino “ è da tre…
NAPOLI. Quartieri spagnoli, i panni stesi che diventano antipasto. “L’antico grottino “ è da tre anni un punto di riferimento della ristorazione partenopea. Dal 2021 Anna Cardona gestisce con il marito e i figli questa particolare enoteca trattoria in uno dei vicoli più caratteristici di Napoli. La sua fantasia è in quel tagliere proprio a forma di stendino, realizzato sapientemente in legno. Le piccole mollette tengono ferme le fette di mortadella, salame, capicollo e prosciutto crudo. La base è arricchita da bruschette salsicce e friarielli, pane con polpette e peperoni, ricotta di bufala, olive nere piccanti, pomodori secchi e bocconcini di provola.
Anna ha quarantasei anni, nel suo volto i sacrifici di chi si alza alle sette del mattino per garantire ogni giorno pietanze fresche e di stagione. “Non conosciamo feste, lavoriamo sei giorni su sette. Ma chi viene a trovarci torna ogni volta”. Cordialità e genuinità sono senza dubbio una garanzia. La titolare, nonostante la giovane età, è sposata da ventinove anni. E proprio in questi giorni è pronta a godersi la prima vera vacanza della sua vita. “Non ho mai preso un’aereo in tutta la mia vita. Adesso è arrivato il momento. Andrò a trovare dei clienti che nel tempo sono diventati cari amici. La destinazione è Palermo, un po’ mi spaventa volare. Ma c’è sempre una prima volta. E poi ho davvero bisogno di staccare la spina per qualche giorno. Il locale resterà nelle mani dei figli, sapranno cavarsela anche senza di me”. Anna cucina con i suoi familiari e si occupa anche dell’accoglienza dei clienti. Nonostante sia astemia sa consigliare i vini e confrontarsi sugli abbinamenti migliori. “Anche se sono astemia – racconta – provo tutti i vini che scelgo per la nostra cantina. Così posso consigliare al meglio chi viene a trovarci”. All’ Antico Grottino non si paga il coperto. “Gli ospiti sono sacri. E’ una piccola attenzione di benvenuto”. La storia, la fantasia, i sacrifici e il senso della famiglia sono gli ingredienti che premiano e riscuotono consensi. Palato, occhi e cuore si uniscono in un unico percorso enogastronomico ed emozionale.
Fonte : PositanoNews.it