Ravello, Costiera amalfitana . I ristoratori di Ravello hanno inviato una lettera al sindaco Salvatore…
Ravello, Costiera amalfitana . I ristoratori di Ravello hanno inviato una lettera al sindaco Salvatore Di Martino ed alle 19.30 di oggi abbiamo sentito Antonio Cioffi al TG di Positanonews che ci ha illustrato il cuore del problema “Pensiamo ai lavoratori, per noi non sono dipendenti, ma sono come una famiglia” . Ieri l’apertura simbolica , questa mattina la consegna simbolica delle chiavi, solo virtuale, tramite una lettera, nello spirito dell’iniziativa nazionale alla quale in Costa d’ Amalfi ha aderito la Città della Musica.
Sull’iniziativa abbiamo ascoltato i ristoratori Erminio Calce ed Antonio Cioffi. Erminio Calce ha dichiarato: “Questa è una iniziativa di carattere nazionale alla quale noi ristoratori di Ravello abbiamo aderito ed abbiamo consegnato simbolicamente le chiavi con una email proprio per le misure di contenimento, per evitare assembramenti abbiamo deciso di consegnare virtualmente le chiavi al sindaco accompagnate da una lettera. Non era un gesto che potevamo fare di persona. Per noi ristoratori è un momento difficile che lascia intravedere un futuro incerto”. Sulla stessa linea Antonio Cioffi: “E’ stato un momento simbolico per poter lanciare un messaggio ed aderire ad una manifestazione di carattere nazionale”.
Ecco il testo della lettera:
Gentile Sindaco, ieri sera alle ore 21.00 le sottoscritte attività di ristorazione e bar del Comune di Ravello Garden (Mansi Marco), Vittoria (Cioffi Gianfranco), Vecchia Cantina (Cioffi Antonio), Salvatore (Calce Fermo), Giardini Caffè Calce (Calce Antonio), Enoteca Wine bar Palazzo della Marra (Donatantonio Angela), Al San Domingo (Schiavo Luigi), Caffè Calce (Calce Gianfranco), Calce 2 (Calce Carmine), Klingsor (Ruocco Mauro), Duomo Caffè (Ruocco Paolo), Bar il Panino (Buonocore Fausto), Nino’s Pizza (Ruocco Silvana) hanno preso parte alla manifestazione a modo di flash-mob proposta dal Movimento Imprese Ospitalità denominata “Risorgiamo Italia”. Tale iniziativa ha spalancato le porte dei nostri locali, che sono rimasti deserti in osservanza alle disposizioni di chiusura da diverse settimane. Per una sera hanno ripreso le sembianze, o meglio quelle che erano le sembianze che avevano prima del Lock-Down.
Questo atto di forza per sensibilizzare la S.V. e tutte le Istituzioni alle richieste della nostra categoria che non si sente rappresentata. Vogliamo delle regole certe, delle regole giuste, che non condizionino e influenzino negativamente le nostre attività.
Vogliamo la certezza che i nostri FAMILIARI, si perché è questo il rapporto che abbiamo con i nostri collaboratori, FAMILIARE, con chi passiamo la maggior parte del tempo, e lavoriamo gomito a gomito, giorno dopo giorno, condividendo momenti belli e brutti, gioie e dolori del nostro lavoro, abbiano anche loro la certezza di un lavoro che in questo momento è a serio rischio.
È con questa azione, che Le consegniamo virtualmente le chiavi delle nostre attività e chiediamo il Suo IMPEGNO a rappresentarci nelle sedi Istituzionali.
Rinnovando la nostra fiducia, certi di poter contare su un Suo appoggio, La salutiamo cordialmente
Fonte : PositanoNews.it