Vico Equense. Il ventilato trasferimento dei Servizi veterinari dell’AslNa3-Sud in altra struttura fuori dalla costiera sorrentina fa scattare la mobilitazione che, partita da associazioni e consorzi del settore legato alla zootecnia, ha subito trovato supporto nei sindaci da Vico Equense a Massa Lubrense. L’allarme è scattato in seguito ad una nota inoltrata dal presidente del Consorzio del Provolone del monaco, Giosuè De Simone, indirizzata a Raffaele Topo, presidente della commissione sanità della Regione, ed al direttore generale dell’AslNa3-Sud, Antonietta Costantini. Nella lettera si evidenziano i forti timori che la delocalizzazione in altra sede degli uffici veterinari di Piano di Sorrento, potrebbero ulteriormente mettere in crisi il comparto zootecnico della costiera che nei sei comuni conta oltre mille aziende, mentre l’attività di verifiche e controlli da parte delle equipe dei veterinari dell’ufficio di Piano di Sorrento e dei sanitari della prevenzione collettiva di Sant’Agnello abbraccia una utenza di 80 macellerie, 25 pescherie, 60 strutture di trasformazione a bollo Cee e le centinaia di attività di ristorazione ed accoglienza: «La costiera fa della qualità della sua offerta gastronomica uno dei suoi vessilli a livello nazionale spiega Giosuè De Simone per cui è inimmaginabile uno spostamento al di fuori della penisola sorrentina di uffici che costituiscono un consolidato presidio di salute pubblica per il delicato ruolo di controllo e prevenzione svolto dai sanitari dell’AslNa3 a tutela di consumatori e produttori». All’appello indirizzato dal Consorzio anche ai primi cittadini della zona «L’Asl sottolinea il sindaco di Vico Equense, Andrea Buonocore – può progettare tutti gli accorpamenti che vuole, ma non incidere su un efficiente servizio in atto. Ho già avuto la disponibilità del sindaco di Piano di Sorrento, Vincenzo Iaccarino, a mettere a disposizione gli uffici per la sede comprensoriale nei locali dell’ex macello». A sua volta dalla direzione dell’AslNa3 si precisa: «È in fase di redazione un piano che prevede la riduzione nell’ambito territoriale di propria gestione delle rete di presidi che passerebbero da quattordici a sei, mentre non è stato ancora decisa la loro ubicazione». In pratica per i vertici Asl c’è un allarmismo non dettato ancora da scelte messe nere su bianco, anche se gli allevatori ed i produttori caseari della costiera, in primis il Consorzio del Provolone del monaco dop, temono un trasferimento degli uffici veterinari a Gragnano o Torre Annunziata. Tra chi ha deciso di scendere in campo sulla delicata questione figura anche l’Università della Cucina Mediterranea che si è rivolta con un appello, oltre che al manager dell’AslNa3, anche a Luca, presidente della Campania. Umberto Celentano , Il Mattino
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