La nascita delle Chiacchiere viene fatta risalire all’epoca romana, quando si facevano dei dolcetti a…
La nascita delle Chiacchiere viene fatta risalire all’epoca romana, quando si facevano dei dolcetti a base di farina e uova fritti nel grasso di maiale chiamate frictilia. Queste venivano preparate in grandi quantità per festeggiare i saturnali, che erano l’equivalente dell’odierno Carnevale, infatti, la festa aveva un carattere popolare. Secondo la tradizione, in questo periodo non era più Giove il garante dell’ordine ma a regnare era Saturno, il dio titolare della festa. I frictilia venivano distribuiti alla folla che in massa si riversava per le strade e, poiché erano facili da preparare, potevano essere cotti in grandi quantità e in tempo breve. Questa tradizione della Roma antica è sopravvissuta fino ai nostri giorni, con alcune differenze: infatti le Chiacchiere, anche se con questo nome sono riconosciute in tutta Italia, cambiano denominazione a seconda delle regioni: in Toscana per esempio sono chiamate cenci, struffoli o crogetti e in Sardegna maraviglias. Seconda la leggenda, le chiacchiere di Carnevale napoletane sono state chiamate così grazie ad un’intuizione di Raffaele Esposito, cuoco di corte della Regina Margherita Savoia. La Regina chiese un dolce da gustare durante una chiacchierata con i suoi ospiti e Esposito prese spunto da “chiacchierata” per il nome.
ECCO LA SEMPLICE RICETTA:
TEMPI DI PREPARAZIONE
Preparazione Cottura Totale
30 minuti 15 minuti 45 minuti
INGREDIENTI
Quantità per circa 50 – 60 Chiacchiere
• 300 gr di farina ’00
• 40 gr di zucchero
• 2 uova medie
• 60 gr di latte
• 30 gr di burro fuso
• 2 cucchiai di liquore Strega ( in alternativa Rum, Gran Mariner, Grappa o liquore a scelta)
• buccia grattugiata di 1 limone grande non trattato
• 1 pizzico di sale
• 1 lt di olio di semi di girasole per friggere
• zucchero a velo vanigliato per guarnire
PROCEDIMENTO
Per preparare le chiacchiere, setacciate la farina assieme al lievito e versate in una planetaria con foglia. Aggiungete lo zucchero , il sale, le uova sbattute in precedenza e la grappa . Lavorate fino ad amalgamare bene gli ingredienti.
Sostituite la foglia con il gancio , unite i semi della bacca di vaniglia e il burro , quindi continuate ad impastare per 15 minuti fino ad ottenere un composto omogeneo : dovrà risultare sostenuto ma abbastanza malleabile. Se necessario potete aggiungere 5/10 gr di acqua. Trasferite l’impasto su un piano da lavoro, e maneggiatelo rapidamente per dargli una forma sferica.
Avvolgete il panetto con la pellicola trasparente e lasciatelo riposare a temperatura ambiente per almeno 30 minuti. Trascorso questo tempo, dividete la pasta in porzioni da 150 g circa e iniziate a lavorare ognuna singolarmente. Appiattite leggermente una prima porzione con il palmo della mano , infarinatela e stendetela con il tirapasta impostato sullo spessore più largo.
Ripiegate verso il centro i lati corti della striscia di pasta ottenuta , dopodiché tiratela nuovamente impostando ogni volta il tirapasta su uno spessore sempre minore, fino a raggiungere i 2 mm. Eseguite lo stesso procedimento su tutte le porzioni di impasto. Lasciate riposare qualche minuto la sfoglia tirata e nel frattempo portate l’olio alla temperatura di 150-160°. Con una rotella a taglio smerlato procedete sagomando dei rettangoli di circa 5×10 cm e praticando su ognuno due tagli centrali, paralleli al lato lungo.
Non appena l’olio ha raggiunto la giusta temperatura immergetevi 2-3 rettangoli di sfoglia con l’aiuto di una schiumarola e fateli cuocere rigirandoli su ambo i lati fino a che non raggiungono la doratura. Scolate le sfoglie su carta assorbente e, una volta fredde, impiattatele e cospargetele con abbondante zucchero a velo setacciato.
Le vostre chiacchiere sono pronte.
classe 5D
Alternanza Liceo Marone 2021
Fonte : PositanoNews.it