La Sfogliatella di Santa Rosa è stata inventata in Costiera amalfitana, a Conca dei Marini,…
La Sfogliatella di Santa Rosa è stata inventata in Costiera amalfitana, a Conca dei Marini, dalle suore, se passiamo dalla Costa d’ Amalfi a quella di Sorrento troviamo altre storie. Per noi la migliore in assoluto la abbiamo assaggiata, appena poco dopo esser stata sfornata dal forno a legno, ai Colli di Fontanelle a Sant’Agnello, alla Stelluccia, forse uno dei pochi posti ancora con una vera cucina contadina. E come per la sana e genuina cultura contadina alla Stelluccia si segue la tradizione, la minestra maritata, vera e sostanziosa non rivisitata per spiegarci, a suo tempo e ora , come per tradizione, in questi giorni di carnevale, e purtroppo solo in questi giorni, sforna le sfogliatelle di Santa Rosa, quel forno dal quale escono per le mani di Lucia le pizze più buone del mondo, vi trovi le sfogliatelle più buone del mondo. Qui alla Stelluccia non hanno tempo di fare gare, concorsi, andar su guide, devono pensare ai campi da coltivare, al duro lavoro quotidiano che svolgono per semplicità, qui non trovi la cucina gourmet, ma trovi una famiglia vera, atmosfere d’altri tempi, sapori e saperi di una volta, trasmessi dai nostri nonni.. La sua ricetta Lucia non la ha data , riportiamo quella classica ( anche se lei non usa mettere lo zuccero a velo, ndr ).
Gli ingredienti classici
– Farina 800 sr
– Burro 300 gr.
– Sale un pizzico.
– Per il ripieno:
– 300 gr. Crema pasticciera
– 200 gr. Confettura di amarene
– 2 Rossi d’uova
– Zucchero a velo .
Preparate una pasta sfoglia Con la farina, il burro, e un pizzico di sale. Dopo averla fatta riposare, stendetela col mattarello e, aiutandovi con un tagliapasta, ricavatene tanti tondi di 10 cm. di diametro. Su metà dei tondi versate un po’ di confettura di amarene e un po’ di crema. Ripiegate i tondi facendone congiungere le estremità con un po’ di rosso d’uovo battuto. Col rosso d’uovo spennellate la superficie dei dolci e mettete in forno caldo per circa 30 minuti. Lasciate raffreddare le monachine e con l’apposita tasca guarnitele con un po’ di crema e con qualche amarena. Spolveratele infine di zucchero a velo.
Ci sono alcune varianti positive , tipo la sugna, altri, per risparmiare ( evitate le feste di carnevale con migliaia di persone ) allungano la crema con la farina. In penisola sorrentina abbiamo trovato buone le sfogliatelle a Sant’Agata di Massa Lubrense ( una tradizione che verrebbe da lontano dai Collina del Bar Internazionale di Positano ), al Bar Romano a Meta e al Bar Cherì , ovviamente ci limitiamo a quelli che abbiamo visitato e solo alla Penisola sorrentina , che ci hanno colpito , ma quella uscita fresca dal forno al legno della Stelluccia ci ha fatto super emozionare.
Fonte : PositanoNews.it