Slow Food Italia, Barbara Nappini nuova presidente fra i vice Giacomo Miola di Positano (…
Slow Food Italia, Barbara Nappini nuova presidente fra i vice Giacomo Miola di Positano ( ultimo a destra ) . Due novità per noi rilevanti, una è che è la prima volta di una donna, poi che , visto che siamo un giornale locale, un nostro conterraneo ha ottenuto un importante ruolo . Dalla perla della Costiera amalfitana, esattamente da Montepertuso, da dove ha cominciato un percorso legato a culture antiche, che Positanonews ha seguito più volte, una bella notizia. Un ruolo importante per il nostro Giacomo Miola per la più importante associazione mondiale di enogastronomia, ma sopratutto di tutela dei valori legati al territorio, personalmente ho conosciuto e intervistato più volte Carlin Pedrin , fondatore della Slow Food, e non si può non rimanere affascinati dalla sua filosofia, complimenti a Giacomo e a tutto il direttivo della Slow Food, buon lavoro da Positanonews
Ecco il comunicato
Slow Food guarda al futuro e chiude oggi il X Congresso nazionale dell’associazione, che ha riunito a Genova 750 delegati, presenti fisicamente o collegati via web.
La sfida di un destino comune è il fil rouge che ha guidato gli interventi, le discussioni e l’elezione del nuovo Consiglio direttivo, l’organo di governo che traccerà il cammino della Chiocciola nei prossimi quattro anni.
«Il nostro è prima di tutto un gruppo di lavoro che farà dell’unione, del senso di appartenenza, dell’essere comunità la propria forza. Un gruppo di donne e uomini, ognuno con il proprio percorso di vita, che ha fatto tesoro delle riflessioni scaturite da un momento di grave difficoltà e incertezza: per noi, le nostre famiglie, per l’Associazione e per l’umanità intera», dichiara il nuovo Consiglio direttivo. «Non abbiamo uno slogan e abbiamo scelto di mettere i nostri valori a garanzia del nostro impegno. Valori come l’equità, la giustizia sociale e i diritti degli ultimi, la difesa dei beni comuni. Valori primari che nascono dai temi condivisi e costruiti in anni di attivismo. Sappiamo che non possiamo rimanere soli, al contrario dovremo stabilire relazioni, costruire ponti, creare partecipazione e dare valore all’interdipendenza, per moltiplicare la forza delle nostre azioni ed essere pronti ad affrontare le sfide attuali. Non facciamo politica: siamo politica, perché siamo convinti che le azioni ispirate dal sentimento siano l’unica speranza per il nostro futuro».
Il nuovo Consiglio direttivo di Slow Food Italia
A partire da oggi fanno parte del Consiglio direttivo di Slow Food Italia la siciliana Roberta Billitteri, produttrice e presidente dell’Associazione dei Produttori del Presidio del fagiolo badda di Polizzi Generosa; il campano Giacomo Miola, presidente di Metafarm Social Food Lab, organizzazione culturale che si occupa della valorizzazione del patrimonio gastronomico e la comunità locale; la toscana Barbara Nappini, fondatrice dell’associazione Il Grano e le Rose che organizza attività con lo sguardo rivolto a uno stile di vita sostenibile e responsabile; il lombardo Raoul Tiraboschi, avvocato civilista che si occupa dell’inserimento di persone in svantaggio sociale nella produzione e commercializzazione di verdura biologica; l’umbro Federico Varazi, coordinatore di un gruppo di ricerca della Sezione di storia delle Geoscienze della Società Geologica Italiana e altri progetti di divulgazione scientifica.
Barbara Nappini presiederà il consiglio direttivo, agli altri quattro componenti il titolo di vicepresidente.
Le mozioni congressuali
Molti i temi sollevati dai delegati durante la discussione e adottati dal Congresso. Tra questi, l’impegno a rivalutare e migliorare la qualità del cibo nelle mense scolastiche sostenendo le produzioni locali e tutelando così la biodiversità, proposto da Slow Food Scandicci e Slow Food Toscana, e la proposta di continuare a sostenere con impegno la Campagna nazionale per l’approvazione della Legge sull’agricoltura contadina, proposta da Slow Food Campania.
Tra le mozioni poste in votazione, l’impegno a lavorare per costruire “la Slow Food degli ecosistemi”, a combattere il consumo di suolo rafforzando il ruolo dell’agroecologia e l’invito a lavorare per garantire la vaccinazione alle categorie meno abbienti e alle fasce di popolazione più deboli, sia sul territorio nazionale, che in altri Paesi.
Un albero per ogni socio
Facendo seguito alla proposta di Slow Food Emilia Romagna e Slow Food Toscana, che propone di piantare un albero per ogni socio Slow Food nei prossimi quattro anni – in collaborazione con la Fondazione AlberItalia – Enegan, azienda che produce energia verde al 100%, si impegna a sostenere l’iniziativa e a piantare da subito – all’interno del Consorzio Forestale del Ticino – 250 alberi nominativi, uno per ogni delegato presente a Genova, che contribuiranno all’assorbimento di 17,5 tonnellate di CO2.
Clicca qui per leggere il programma di mandato e conoscere meglio il Consiglio direttivo.
Slow Food sul territorio
296 Condotte (i gruppi locali di Slow Food)
250 Comunità Slow Food
16 Associazioni regionali
344 Presìdi Slow Food
1077 prodotti censiti sull’Arca del Gusto
39 Mercati della Terra
451 Orti in Condotta
20 mila soci attivi che, insieme a 100 mila volontari e attivisti, con impegno, passione e continuità portano avanti i valori dell’associazione.
Tutte le foto del Congresso su media.slowfood.it/
Fonte : PositanoNews.it