Oggi, tra le strade di Sorrento, è stato avvistato Joseph Capriati, uno dei DJ più…
Oggi, tra le strade di Sorrento, è stato avvistato Joseph Capriati, uno dei DJ più influenti della scena techno internazionale. Ieri a Positano ha cenato al Rada Restaurant e ha visitato il Music on the Rocks di Peppe Russo la discoteca più bella della Campania e del Sud Italia, ha scelto le perle delle Costiere, la Penisola sorrentina e la Costiera amalfitana .
Nato e cresciuto in Campania, Capriati ha iniziato la sua carriera artistica giovanissimo, all’età di 11 anni, quando si appassionò all’hip hop e alla classic house. Tra il 1998 e il 2004, ha mosso i primi passi nei locali del sud Italia, lavorando anche in radio e affiancando DJ internazionali, fino a scoprire la musica che lo avrebbe completamente trasformato: la techno.
Nel 2005 arriva la svolta. Capriati inizia a dedicarsi alla produzione musicale, apprendendo l’uso dei programmi in uno studio di registrazione di un amico. Dopo aver acquistato la sua prima scheda audio e una tastiera midi, riesce, nel giro di un anno, a creare le sue prime tracce. Nel 2006, diventa DJ resident del club “underground” di Caserta, sua città natale, il Disco Seven. Qui conosce il proprietario dell’etichetta GLOBOX, che rimane colpito dal suo talento e decide di produrre il primo vinile di Capriati, con due tracce di successo: “Formaldehyde” e “Microbiotik”, suonato da DJ di fama mondiale come Richie Hawtin e Paco Osuna.
Da quel momento, la carriera di Joseph Capriati decolla, portandolo a collaborare con numerose etichette prestigiose come CAPSULA, GLOBOX rec, e CMYK rec. Il suo stile unico, un mix di techno, funky e groove minimal, ha conquistato il pubblico internazionale, influenzato da artisti come Kraftwerk e Richie Hawtin.
Oggi, sotto la gestione dell’agenzia “The Main”, Capriati è considerato uno dei più grandi talenti in crescita nella scena elettronica mondiale. Con nuove produzioni in arrivo, la sua influenza continua a crescere, mantenendo sempre forte il legame con le sue radici campane.
Fonte : PositanoNews.it