Massa Lubrense ( Napoli ) Abbiamo tanto da raccontare per l’evento “Cento cene” a “La…
Massa Lubrense ( Napoli ) Abbiamo tanto da raccontare per l’evento “Cento cene” a “La Torre” all’Annunziata, e forse non riusciremo a fare tutto quello che vorremmo, è stato un evento perfetto in sintonia con la filosofia Slow Food , pieno di umanità, emozioni, sentimenti. Emozionata Amelia Mazzola che faceva da conduttrice dell’evento introducendo i vari grandi protagonisti della serata, felice per la chiocciola, ma anche per l’affetto di tutti gli chef dell’Alleanza, si perché questi chef si sono contraddistinti per non essere, come tanti, rivali o competitor, ma amici e sodali, non solo nel lavoro, ma anche nella vita privata. . Franca Di Mauro, titolare del Cellaio di Don Gennaro di Vico Equense, ha voluto fare un omaggio a Maria, l’anima del ristorante La Torre, che quest’anno ha fatto incetta di premi nel campo enogastronomico, non solo la chiocciola che è la medaglia al petto. “Ci sono cose che ti danno la forza di andare avanti – ha ricordato Franca di Mauro – , e fra queste la telefonata di Maria che mi ha dato coraggio e forza dopo la perdita di mio marito. Voglio ringraziarla in pubblico, glielo devo”. Alessandra Balduccini, brillante portagonista dello Slow Food Penisola Sorrentina, che va da Capri a Castellammare di Stabia, agronoma ed insegnante all’alberghiero di Sorrento, ha sottolineato la forza delle donne. Franca ha poi ricordato la vulcanica Rita Abagnale ( che noi abbiamo conosciuto da Castellammare di Stabia partiva per il mondo con un’energia pazzesca ) , la sua presenza continua nelle aziende Slow “Veniva a trovarmi e si faceva sentire non solo nelle occasioni istituzionali, era una persona straordinaria che ti aiutava. L’aiuto non è solo economico, anche morale, e in questo lei era unica”. Dietro ogni parola e ogni scelta di Franca un profondo significato come Joleum, l’olio proveniente da olivi secolari, un pegno d’amore per il compianto e stimato ginecologo John Guida , un extravergine prodotto con olive esclusivamente della cultivar minucciola , con olivi secolari presidio Slow Food, allegato ad ogni bottiglia un piccolo e prezioso libricino scritto e disegnato da lei che racconta con la forma di una favola, la storia della sua famiglia. Franca si distingue anche per la scelta di vietare i telefonini cellulari nella sua trattoria “Abbiamo bisogno di rapporti umani, li dimentichiamo”. Davvero c’è tanto da imparare e ammirare in Franca di Mauro, una vera condottiera dello spirito della Slow Food
Fonte : PositanoNews.it