Ieri si è tenuta a Gete, frazione di Tramonti la XII edizione de “Il Mosto che diventa vino”. Il convegno dal titolo “L’exploit del turismo nelle terre alte della “divina”, tra criticità e nuove esigenze”, ha avuto luogo nella Chiesa San Michele Arcangelo, sostituendo per quest’anno la tradizionale location della Cappella Rupestre. Nei saluti il sindaco di Tramonti Antonio Giordano ha illustrato l’ultimo volume de L’Antologia di Tramonti, dal titolo “Il Conservatorio Regio di Pucara”, scritto a quattro mani da Rossano Giordano e Aldo Del Pizzo: il volume: il volume, rappresenta uno studio sull’evoluzione dell’edificio, sorto dalla volontà testamentale di Francesco Antonio Ricca nel XVII secolo, che chiese di fondare un “conservatorio di donne vergini in Tramonti”. Il libro contiene infatti le foto del famoso “tesoro di Tramonti”, oggetto un anno fa di una diatriba su Facebook, accesa con lo scopo di comprendere ove fosse custodito.
Il convegno è entrato nel vivo del tema chiave, ovvero del turismo, quando ha preso la parola il sindaco di Furore Raffaele Ferraioli, che ha voluto far scuola sulla sovrapposizione dei diversi enti territoriali, preposti alla promozione turistica, che spesso ignora le dinamiche locali. “Noi non possiamo continuare ad assistere in maniera inerme a ciò che succede in Regione”, è stato il monito del Coordinatore regionale Associazione Città del Vino, che ha portato la questione turismo anche sul piano della mobilità in Costiera, proponendo un percorso che internamente, collega Agerola al Valico di Chiunzi. I buoni propositi sono enormi rispetto ad una realtà strutturalmente inadeguata ad affrontare un turismo internazionale, come quello degli ultimi anni, ed il problema della mobilità può essere risolto con un numero chiuso, come sostenuto anche da questo giornale in tempi non sospetti. Non posso non essere d’intesa su quanto sostenuto anche dal moderatore dell’evento, il giornalista de Il Mattino Mario Amodio, che è stato illuminante su questo punto.
La conferenza è proseguita poi con un occhio di riguardo per l’ultimo volume dell’Antologia di Tramonti, che racconta implicitamente del passaggio alla secolarizzazione di un istituzione sorta con caratteristiche religiose, un luogo che fino all’ottenimento della protezione regia, ha veicolato la vita religiosa del borgo porta d’ingresso della Costiera Amalfitana, aspetti del libro meticolosamente approfonditi da il professore Donato Sarno, del Centro di Storia e Cultura Amalfitana, un opera che il prof. Rossano Giordano, sente di aver “restituito e donato” a Tramonti. “Il Conservatorio Regio di Pucara” implicitamente fa emergere dalle fonti storiche gender studies sul mutamento della condizione femminile, come ha sottolineato il docente dell’Università degli Studi di Salerno, Alfonso Tortora, ripercorre il percorso su un luogo che con il passare dei secoli è diventato di educazione di donne da dare in sposa, sul modello dell’Orfanatrofio Femminile di Bartolo Longo, a Pompei. Il fil rouge dell’evento culturale è emblematico quando il prof. Tortora sul richiamo della storia locale afferma che “l’amministrazione centrale e periferica non può cogliere quegli aspetti particolari di una realtà”. Alla fine dell’incontro Prisco Apicella, della Cantina Apicella consegna a Tramonti, la medaglia d’argento ricevuta dal vino A’ Scippata per la Selezione del sindaco.
L’evento si è portato poi in Piazza Gete, ove era possibile trovare le diverse aziende del territorio e degustare i prodotti, accompagnati da un buon vino rosso novello.
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