Tramonti polmone verde della Costiera amalfitana sul TgCom24 il portale web della testata giornalistica di…
Tramonti polmone verde della Costiera amalfitana sul TgCom24 il portale web della testata giornalistica di Mediaset a descriverne e divulgare le sue principali bellezze.
Tramonti, come ha sempre scritto Positanonews da 19 anni, è il “polmone verde della Costa d’Amalfi,
Lo scenario meraviglioso del paese dei Monti Lattari che confina con Ravello e Maiori e fa da cerniera alla Costa d’ Amalfi , conferisce, indubbiamente, alla cittadina dei Lattari, una marcia in più nel poter sviluppare un turismo slow.
“Quando si pensa alla Costiera Amalfitana il pensiero corre a Positano, emblema della Dolce Vita, o ad Amalfi dalla gloriosa storia di Repubblica Marinara. Ma in questo splendido angolo di paradiso che l’Unesco ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità non c’è solo il mare cristallino della costa frastagliata, ma anche un entroterra verdeggiante che prende il nome di Tramonti“, si legge nell’articolo pubblicato stamani sul portale web del TgCom24.
Tante le bellezze menzionate: particolarmente affascinanti le tredici frazioni, ognuna delle quali, com’è ben noto agli abitanti del luogo, ha la sua storia, le sue tradizioni ed una nutrita offerta di prodotti locali. A cominciare dalle uve tintore, fino ad arrivare al concerto ed all’arte dolciaria locale, passando per il pomodoro Re Fiascone ed i prodotti caseari del territorio (su tutti il fiordilatte), protagonisti della pizza tramontana, che con il suo impasto preparato con farine di segale, miglio ed orzo, esprime un unicum dalle origini antichissime ma, soprattutto, apprezzato in tutta Italia ed in Europa grazie alla sua diffusione ad opera di Luigi Giordano.
Un mondo in verticale Tredici le frazioni, ognuna delle quali ha la propria storia, le proprie tradizioni e una nutrita offerta di prodotti locali, distribuite a cerchio intorno al colle Santa Maria, dove nel 1400 sorgeva il Castello. Le si può visitare anche a piedi, seguendo il “Sentiero delle 13 chiese” del CAI Monti Lattari, che le attraversa tutte e tocca 13 antiche chiese di origine medioevale, tra le quali spiccano il Conservatorio di S. Giuseppe e Teresa a Pucara (dove le suore inventarono un rosolio di erbe denominato Concerto), la Cappella rupestre a Gete e la Chiesa di San Pietro Apostolo a Figlino dalla pregiata pavimentazione della scuola di Capodimonte. Il Sentiero CAI consente di vivere Tramonti a 360° calandosi nella vita quotidiana degli abitanti: passeggiando, infatti, è possibile incontrare i boscaioli che trasportano la legna con i muli, imbattersi nei pastori che portano le pecore e le capre al pascolo, o vedere i casari che, attraverso la filatura, creano con le proprie mani formaggi dal sapore unico. Un mondo sviluppato in verticale: dal punto più alto, il monte Cerreto (1316 m s.l.m.) che svetta presso la frazione Cesarano, lo sguardo si apre su un panorama mozzafiato che abbraccia tutta la Costa e parte dell’agro nocerino-sarnese.
Tramonti, il paese della pizza La Pizza di Tramonti è ormai un’istituzione nel panorama enogastronomico internazionale. Mozzarella filante, olio Dop Colline Salernitane, pomodoro Re Fiascone, basilico fresco: più che un alimento è una poesia. Nasce nel Medioevo come una schiacciata preparata con farine di segale, miglio e orzo, condita con spezie e lardo. Nel Novecento praticamente tutte le famiglie cuocevano la pizza nel forno di casa. Utilizzavano lo stesso impasto del pane, condendolo con pomodori sponsilli (cioè conservati appesi sotto i portici) o Fiascone (una varietà introdotta per la prima volta a Tramonti nei primi del ‘900), olio di oliva delle Colline Salernitane, aglio, origano, sugna e anche qualche cubetto di lardo. Raramente si concedevano il Fior di latte (perché il latte veniva venduto per il sostentamento quotidiano) che fu invece usato dal pizzaiolo Raffaele Esposito, nel 1889, in occasione della visita a Napoli della Regina Margherita di Savoia. Nacque così la Pizza Margherita. A fare conoscere la Pizza di Tramonti fuori dai suoi confini è stato Luigi Giordano, un tramontano che emigrò al Nord negli anni ’40 per aprire un caseificio e che avviò anche una pizzeria per poter utilizzare il Fior di latte invenduto. Un successo che ha contagiato il mondo, con oltre 2.000 pizzerie di tramontani che hanno seguito il suo esempio. Tramonti è oggi più che mai “Patria dei Pizzaioli” e la sua pizza è la prima ad aver ricevuto fin dal 2010 la certificazione De.Co., che ne garantisce l’originalità, tutela il consumatore e la rende un prodotto di eccellenza.
PizzaAcademy Per divulgare la straordinaria storia dei pizzaioli tramontani e per mettere in un proficuo confronto con le più importanti scuole italiane di pizza, l’Associazione Pizza Tramonti ha ideato la PizzAcademy, di cui si è tenuta recentemente la prima edizione, nel corso della quale la scuola dei pizzaioli tramontani ha incrociato la scuola napoletana tradizionale, la napoletana contemporanea, la cilentana, la romana, la casertana, in un tripudio di sapori e di profumi. Sede dell’evento la storica pizzeria Al Valico di Chiunzi, protagonisti sono stati i Maestri pizzaioli Vittorio e Graziano Giordano, Fortunato Amatruda, Sasà Martucci, Carmine Nasti, Francesco Ferrara, Matteo Vari, Francesco Giordano, Giovanni Mandara, Pietro Manganelli, Alfonso Simeone, Errico Porzio, Antonio Vuolo, Raffaele Bonetta, Vincenzo Nese, Francesco Maiorano, Giuseppe Giordano, Antonio Erra, Raffaele Vitagliano, Giuseppe Imperato. Appuntamento con la seconda edizione nella primavera 2025.
Eccellenze tipiche A Tramonti oltre al Fior di Latte e al pomodoro Fiascone (che sono stati alla base della nascita della pizza), nascono anche altre eccellenze tipiche che si possono scoprire in piacevoli tour guidati. Si può visitare, ad esempio, il Caseificio Al Valico per vedere come nascono il filante Fior di Latte e gli altri formaggi tipici della tradizione tramontana, oppure la Cantina Raffaele Tagliafierro per farsi stupire dalle monumentali viti secolari di Tintore, veri monumenti a cielo aperto coltivati su terrazzamenti, con i fusti che superano i due metri di diametro, che crescono solo qui. Il Tintore è il fiore all’occhiello dell’enologia di Tramonti, madre dei Vini Eroici della Costa d’Amalfi: Raffaele e Valentina Tagliafierro lo fanno degustare con gli altri vini aziendali, abbinati a genuini prodotti del territorio. All’agriturismo Il Tintore della famiglia Caso, si fa un percorso alla scoperta dei prodotti Made in Tramonti a km 0, ingredienti base della sua rinomata cucina: si mangiano piatti tipici sotto un pergolato con vista e si scopre che Federica si dedica con passione anche alla produzione di zafferano (l’unica in Costiera), spezia preziosa, ma anche estremamente difficile da coltivare, che si è perfettamente acclimatata su queste colline. Volendo, si può alloggiare nell’unica, romantica stanza con terrazza con idromassaggio sopra la sala da pranzo.
C’è tanto da dire, noi di Positanonews abbiamo seguito la crescita di ristoranti come “Antichi Sapori” , per esempio, di iniziative meravigliose come quelle di Acarbio con Maria Rosaria Sannino ed Enzo Sannino, che sono vulcanici, progetti internazionali, la promozione del pomodore Fiascone, e non solo, ricordiamo il fotografo e operatore Giovanni Russo, caseifici eroici e tanti amici, ma il vino è davvero di casa qui, con i vigneti straordinari, il biologico Monte di Grazia del dottor Alfonso Arpino , la famiglia Taiani con l’oasi da non perdere, l’agriturismo Mari e Monti , il parroco don Justin Nnamdi Emeziem con la sua meritoria opera di fede a San Felice a Tenna , per noi qui è una sosta filosofica fra amici , e tanti altri che non possiamo dimenticare , abbiamo Tramonti nel cuore.
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Fonte : PositanoNews.it