La Costiera come fucina di design Dalle porte arricchite da oblò del ristorante Chez Black,…
La Costiera come fucina di design
Dalle porte arricchite da oblò del ristorante Chez Black, spuntano i “membri dell’equipaggio” pronti a servire ai “passeggeri” le specialità gastronomiche della casa. Tra le delizie proposte, spiccano il Piatto con i Ricci di Mare, la Zuppa di Pesce Locale, i Paccheri di Gragnano alla Positanese, carni succulente, dessert raffinati e dolci della tradizione. La carta dei vini è ampia, con eccellenti etichette italiane e campane in particolare. La “cambusa” conserva gli ingredienti freschi di giornata, mentre la preziosa “stiva” custodisce i vini pregiati. Chez Black ha ridisegnato il cuore produttivo con Ita srl coniugando inox e design.
A pochi passi, Pasticceria Angelo 1970 offre un’incantevole pausa caffè. La pastiera è deliziosa, il caffè eccellente e i tavolini sulla ringhiera a picco sul mare offrono una vista mozzafiato. Le ragazze al banco sono gentili e professionali, il locale è pulitissimo e i prezzi sono onesti per la qualità e la posizione.
Spostandoci ad Amalfi, il Borgo Santandrea, proprietà delle famiglie De Siano e Orlacchio, è un capolavoro di ingegneria e design che ha trasformato il Grand Hotel Il Saraceno in una meraviglia contemporanea. Dopo una ristrutturazione certosina durata quattro anni e curata dall’architetto Rino Gambardella, dal 2022 questo borgo verticale stupisce con i suoi 100 metri di dislivello tra l’ingresso e il beach club privato Marinella. La “Palla di Alici” sospesa nella Library, opera dell’artista locale Lucio Liguori, celebra il legame con il mare. Il ristorante Alici, guidato dallo chef Crescenzo Scotti, offre piatti eleganti e identitari, con un’idea geniale per la colazione nella cucina a vista. Le suite sono decorate con piastrelle di Cottovietri ispirate ai disegni di Pompei ed Ercolano, giardini lussureggianti e una spiaggia privata completano l’esperienza.
A Positano, l’hotel San Pietro di Positano è un punto di riferimento sulla Costiera. Le statue di Franco Zeffirelli accolgono gli ospiti nella lobby, mentre la terrazza offre una vista spettacolare. Le ceramiche del Monastero napoletano di Santa Chiara adornano le dodici panche, grazie alla maestria della fornace di Camillo Stingo. La moderna cucina scavata nella roccia è il regno dello chef Alois Vanlangenaeker, che guida sia il ristorante stellato Zass che il Carlino, famoso per gli spaghetti al limone. La suite Virginia ospita un trittico di Lucio Liguori, e le maioliche di Fausta Gaetani danno un tocco unico a ogni stanza.
A Praiano, Casa Angelina offre un lusso sobrio ma autentico in una dimora total white dallo stile minimale. Il team di cucina notturno asseconda gli appetiti estemporanei degli ospiti, mentre la spa utilizza prodotti di Augustinus Bader. La nuova suite Vermarine, firmata da Paola Lenti, riflette le sfumature verde acqua della pietra nei suoi arredi. La Terrazza Costiera, disponibile per esperienze gastronomiche private, è un altro gioiello. Lo chef Leopoldo Elefante si esprime con piatti come il “Pesce Bandiera croccante con salsa marinara” e il “Riso con fave, sfusato amalfitano e timo”. Dopo la colazione, un tuffo nel mare a bordo del gozzo Lady Angelina è il modo perfetto per concludere la giornata.
Villa Treville, la gemma più abbagliante della Costiera Amalfitana. Arroccato sulle aspre scogliere di Positano e affacciato su viste mozzafiato sul Mar Tirreno, Treville Positano introduce gli ospiti in un lussuoso santuario di serenità, pieno del glamour cosmopolita di un’epoca passata, degli incantevoli sapori del Sud Italia e della grande visione di un vero genio teatrale. Distribuito su quattro splendide ville e circondato da rigogliosi giardini, terrazze nascoste e antiche piante tropicali, Treville Positano conserva l’atmosfera di una residenza estiva e la fonde con un’esperienza di ospitalità davvero lussuosa che si presenta fin dal primo momento.
Infine, il Don Alfonso 1890 a Sant’Agata sui Due Golfi, gestito dalla famiglia Iaccarino, ha riaperto dopo un imponente restyling volto a raggiungere zero emissioni e zero waste. Questa dimora del XIX secolo accoglie gli ospiti con arredi originali del XVIII e XIX secolo e pezzi di artigianato contemporaneo. Il ristorante, che ha festeggiato 50 anni, offre un ambiente leggiadro e luminoso. In cucina, Ernesto Iaccarino coniuga semplicità e sperimentazione con piatti come il “Cannellone di peperone” e gli “Spaghetti aglio, olio e peperoncino con sgombro in carpione”, mantenendo viva l’eredità gastronomica italiana.
Giardini del Fuenti. Una lingua di natura marina lambita dalle acque costiere, pronta ad accogliere i suoi ospiti per un bagno di sole e di mare. Accessibile direttamente tramite scale e ascensori dal corpo centrale dei Giardini, Riva del Fuenti è anche un approdo sicuro per chi viene dal mare grazie al molo attrezzato e ai servizi di supporto offerti. L’esperienza unica offerta da Giardini del Fuenti si completa qui, sulla riva della spiaggia privata, dove i clienti di terra e di mare trovano un ristorante e un’ospitalità dedicata che rispecchiano i più alti standard di qualità.
In ogni angolo della Costiera Amalfitana, queste strutture offrono esperienze uniche che uniscono lusso, tradizione e innovazione, rendendo ogni soggiorno indimenticabile.
Fonte : PositanoNews.it