Giovedì 16 novembre alle ore 18.00 si terrà una celebrazione solenne presieduta dall’Arcivescovo Orazio Soricelli…
Giovedì 16 novembre alle ore 18.00 si terrà una celebrazione solenne presieduta dall’Arcivescovo Orazio Soricelli in cattedrale per ricordare la scomparsa di Mons. Ercolano Marini, avvenuta il 16 novembre 1950.
Si procederà poi al tesseramento dei membri del Centro di Solidarietà.
Nato il 21 novembre 1866 a Matelica, intraprese gli studi teologici nel seminario di Fabriano. Fu ordinato sacerdote il 21 settembre 1899 e conseguì la laurea in teologia a Bologna. Fu canonico della cattedrale di Matelica dal 19 agosto 1894, priore della cattedrale di Terni dal 7 settembre 1899 e vicario generale del vescovo di Spoleto dal 13 gennaio 1901.
Nominato vescovo titolare di Archelaide il 29 giugno 1904 da papa Pio X, fu consacrato il 31 luglio successivo nella cattedrale di Spoleto dall’arcivescovo Dario Mattei Gentili. L’11 dicembre 1905 fu trasferito a Norcia. Elevato arcivescovo di Amalfi da papa Benedetto XV il 2 giugno 1915, vi rimase fino al 3 ottobre 1945. Al termine del primo conflitto mondiale fondò un orfanotrofio con una scuola di artigianato.
“Gloria tibi Trinitas” era il motto nel suo stemma. Sul mistero trinitario fu incentrata, infatti, tutta la sua attività pastorale e quella di teologo. Che tuttavia non lo distrasse da una intensa proficua e generosa azione umanitaria, in un periodo tragico della nostra storia, compreso tra i due conflitti mondiali. La creazione dell’Orfanotrofio Anna e Natalia, “mentre la guerra [1915-18] aveva compiuto il suo ciclo di odio e di sangue – rilevò Matteo Incagliati, un giornalista che conosceva bene la realtà amalfitana – parve all’arcivescovo mons. Ercolano Marini una necessità sociale, una ispirazione del ministero divino cui l’illustre prelato confida con austera virtù e con fervida anima le sue idealità. E gli orfani di guerra della città di Amalfi furono così tratti dalla via, e raccolti in un asilo, dove signoreggia lo spirito della solidarietà umana, non la pietà, non la carità. Perché l’arcivescovo Marini con la parola e con le consuetudini del suo ministero è riuscito a far sentire come il precetto di Gesù per i fanciulli abbia tale e tanta forza di suggestione da sollevare i diritti dell’amore in un’alta sublime sfera”.
Nella cattedrale di Amalfi, in cima alla scala che porta alla cripta, riposano le spoglie di Monsignor Ercolano Marini, arcivescovo di Amalfi dal 1915 al 1945. Il presule morì a Roma, nell’Istituto della Fraternità Sacerdotale. Le cronache riferiscono che la salma, portata ad Amalfi tre giorni dopo, fu accolta trionfalmente da due ali di popolo.
Nel 2021 Mons. Orazio Soricelli, Arcivescovo di Amalfi e Cava de’ Tirreni, sulla tomba dell’Apostolo Andrea ha dato inizio alla fase diocesana della causa di canonizzazione di Mons. Ercolano Marini, tra la gioia degli amalfitani, molti dei quali, pur non avendolo conosciuto, sostano in preghiera avanti al suo sepolcro.
Fonte : PositanoNews.it