“Faccio il pittore perchè non ho imparato a volare…E chest’è!” Gragnano (NA) Nico Taminto, di…
“Faccio il pittore perchè non ho imparato a volare…E chest’è!”
Gragnano (NA) Nico Taminto, di origini gragnanesi, classe ’49, fin da bambino dimostra una spiccata predilezione per le arti figurative dipingendo, spesso per puro divertimento, per i compagni di scuola che ne apprezzeranno fin dall’inizio le qualità artistiche. Frequenterà quindi l’Istituto d’Arte “F. Grandi” di Sorrento, corso formativo che gli permetterà in seguito l’accesso all’Accademia di Belle Arti di Napoli, che frequenterà per alcuni anni, trovando nel Maestro Armando De Stefano (1926 – 2021) un convinto sostenitore ed estimatore. Dopo l’Accademia decide di dedicarsi all’insegnamento, abbracciando nel contempo la corrente surrealista, tra quelle pittoriche la più affine alla sua sensibilità artistica, linguaggio pittorico con il quale riuscirà a tradurre su tela quella carica di umanità e pieno di emozioni che ne caratterizzeranno in seguito tutta la produzione pittorica. Alla fine degli anni ’80 inventa la de-pintura, una tecnica che sfrutta la “decolorazione” artificiale della tela jeans tramite l’uso della candeggina, per creare le immagini. Con un’opera jeans, nel 1990, vince il premio “Arte Mondadori” che lo segnala al grande pubblico degli addetti ai lavori. Negli ultimi anni, Nico Taminto si è poi misurato con la tecnica del “Caffè d’Autore”, vale a dire l’uso del caffè al posto dei classici colori acrilici o a olio per le pennellate nei suoi quadri. Il 6 novembre 2010, nella Cappella Palatina – Castel Nuovo – Napoli, ha ricevuto il Premio Megaris 2010 per le Arti Visive. Nell’ottobre del 2012 esce un libro in cui il pittore fa outing sui traumatici trascorsi infantili nel collegio-serraglio delle “Piccole Ancelle di Cristo Re” di Portici. Uno scritto autobiografico che, per chi ne segue il percorso artistico, risulterà una buona occasione per conoscere più da vicino la figura dell’artista prestato alla narrativa. La forza del talento creativo che diventa salvezza per il protagonista. A Verona – Palaexpo, febbraio 2014, è invitato alla “Prima Biennale della Creatività” in Italia, curata da Paolo Levi e inaugurata da Vittorio Sgarbi. Dal 4 al 19 maggio di quest’anno, il nostro Nico Taminto torna, dopo quasi quarant’anni, ad essere protagonista di una personale “Leonardo: un selfie giocondo” che si terrà nella sua Gragnano, all’interno dell’atelier di Via Tommaso Sorrentino n. 9, a inaugurare la mostra il Primo cittadino dottor Nello D’Auria il 4 maggio con inizio alle ore 20, mentre la curatela della presentazione sarà della giornalista e docente dell’Istituto San Paolo di Sorrento, professoressa Mariella Nica.
A cura di Luigi De Rosa
Fonte : PositanoNews.it