La Decima Edizione del Festival Internazionale della Letteratura, anche quest’anno si è svolta a Narni da giovedì 21 a domenica 24 settembre. Ideazione e organizzazione di Esther Basile, presidente dell’Associazione Culturale Eleonora Pimentel e delegata dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, in sinergia con Abruzzo e Molise – regioni nelle quali da oltre undici anni si svolge la Scuola di Alta Formazione Filosofica – con l’Umbria, il Lazio, la Liguria, la Toscana e gran parte delle regioni d’Italia.
Un ventaglio di presenze significative e note nel campo della Cultura, una partecipazione nutrita e di specifica rilevanza, che è spaziata dalla narrativa, alla saggistica, alla poesia, alla musica, al teatro di rango, all’arte e alle sue espressioni si sono alternate nelle Sale della Biblioteca Comunale di Terni, del Museo Eroli di Narni, della Chiesa di Santa Maria Maddalena di San Gemini, dell’Auditorium San Domenico di Narni. In programma anche la performance live del cantautore Lino Blandizzi con il suo “Solo Acoustic Tour”, delle attrici Milena Vukotic, Anna Maria Ackermann, Lucia Stefanelli, dei musicisti Susanna Canessa, Monica Doglione, Christian Di Fiore, Nicola Rando, Giustina Iannelli ed Elisa Aragno. Alchimie e linguaggi di donne rimane la traccia indicativa del Festival che quest’anno festeggia il decennale con questo tema alle radici dei diritti intorno al quale si sono intrecciate e veicolate discorsi e riflessioni da più punti di vista ponendo l’interesse sulla produzione letteraria di scrittori, poeti, saggisti, giornalisti, con particolare attenzione e progettualità rivolte alle donne impegnate in politica, nel sociale, nella cultura ad ampio raggio, provenienti da varie realtà nazionali e anche straniere.
La Città di Narni, nei giorni del Festival, si è animata per la presenza di oltre cinquanta partecipanti in programma e per i numerosi ospiti e addetti del Festival, che vengono accolti nella sua ben riconoscibile architettura medievale. Una quattro giorni vissuta nel segno della veicolazione, della riflessione e della comunicazione di saperi e di pratiche, che vede la coordinazione e la conduzione della Kermesse culturale affidate ad Esther Basile, la cura archivistica di riprese video/ fotografie a Maria Rosaria Rubulotta, interventi di particolare spicco con Elio Pecora, Margherita Pieracci Harwell, Wanda Marasco e il gemellaggio con la Fondazione di Malaga sulla figura di Maria Zambrano.
Un omaggio particolare è stato dedicato ad Esther Basile, che ha ideato e portato avanti il progetto in questi anni. “Un festival – dice l’organizzazione – particolarmente ricco e con un respiro davvero ampio, viste le sinergie con tante realtà italiane e straniere. Spazio alla narrativa, alla saggistica, alla poesia, alla musica, al teatro di rango, all’arte e alle sue espressioni con esponenti di spicco della cultura italiana, scrittori, poeti, saggisti, giornalisti, con particolare attenzione e progettualità rivolte alle donne impegnate in politica, nel sociale, nella cultura ad ampio raggio.
“Siamo particolarmente lieti – dichiara il sindaco Francesco de Rebotti – di aver raggiunto questo importante traguardo, segno della serietà e della qualità dei contenuti che sono stati sempre proposti in questi anni. E’ un onore per noi collaborare con l’Istituto Italiano Studi Filosofici di Napoli, di prestigio e fama internazionali. All’Istituto e alla sua illustre rappresentante Esther Basile dobbiamo questo importante appuntamento che si rinnova da ormai dieci anni ed arricchisce la nostra città di tante presenze importanti“.
Una eccezionale incursione maschile nel programma del Festival è stata rappresentata sabato 23 mattina dalla presentazione del libro del narnese Eugenio Raspi “Inox”. “Ci fa molto piacere – afferma l’assessore alla cultura Lorenzo Lucarelli, presente al festival – mostrare in questa rassegna di opere e libri di diverso genere un lavoro tutto narnese, che è uno spaccato significativo della cultura operaia che contraddistingue Narni e Terni”.
L’assessore alle pari opportunità, Silvia Tiberti, sottolinea invece che “parlare delle esperienze e dei saperi delle donne, dei diritti delle donne in una dimensione europea, come si è proposto di fare quest’anno il Festival Alchimie e Linguaggi di donne è quanto mai importante e significativo”.
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