PASSIO Tableaux Vivants sulla Passione, da Masaccio a Caravaggio Domenica, 10 marzo 2024, ore 17.15…
PASSIO
Tableaux Vivants sulla Passione, da Masaccio a Caravaggio
Domenica, 10 marzo 2024, ore 17.15
Capri – Chiesa Santo Stefano
“Passio” (a cura della direzione artistica di Paolo Scibilia, la regia di Dora De Maio e l’allestimento di Ludovica Rambelli Teatro – Les Tableaux – Malatheatre) è la nuova opera costruita con la tecnica dei Tableaux Vivants. La Passione di Cristo viene raccontata attraverso capolavori della storia dell’arte, da Masaccio a Caravaggio. I quadri si compongono sotto lo sguardo dello spettatore e di una Madonna, che da un angolino, rivive tutti i momenti del lungo calvario del figlio adorato. In questa piccola opera, il piano sacro e quello profano si confondono, i ‘poveri cristi’ mendicanti, ciechi o assassini, sono gli stessi che daranno vita, un attimo dopo, ai Gesù, alle Madonne e Maddalene; come a voler rimarcare il confine labile che esiste tra il piano alto e quello basso di un’umanità che si può cogliere in un momento di grazia, quel momento in cui tutto si ferma e solo la vita continua a fluire. Un lavoro di estrema semplicità e insieme di grande impatto emotivo: sotto gli occhi degli spettatori si compongono 11 tele ispirate al tema della Passione di Cristo, da Masaccio a Caravaggio (Masaccio, Caravaggio, Mantegna, Lanfranco, Piero della Francesca, Tintoretto, Tiziano, Bellini), realizzate con i corpi degli attori e l’ausilio di oggetti di uso comune e stoffe drappeggiate. Un solo taglio di luce illumina la scena come riquadrata, in una immaginaria cornice, i cambi sono tutti a vista, ritmicamente scanditi dalle musiche di Albinoni, Vivaldi, Barber, Pergolesi, Purcell.
L’idea di far rivivere opere pittoriche con l’Arte dei Tableaux Vivants, nasce dell’attento studio ed analisi dei quadri originali, esposti nei musei e collezioni cui le opere provengono. La grande pittura si imprime negli occhi degli attori, per essere restituita poi dai corpi degli stessi, in un processo di creazione costante, in cui corpi e musica si fondono in un’unica azione drammatica.. Lavoro, quello dei Tableaux Vivants, che nasce nel 2006, grazie a un progetto didattico della Facoltà di Architettura Luigi Vanvitelli: dopo il primo esito fu chiara la sua forza scenica, e da allora ha visto molte e diverse forme. È stato ospite a Napoli del: Museo di Capodimonte, MAN Museo Archeologico di Napoli, PAN Palazzo delle Arti , del Maggio dei Monumenti, Museo Diocesano, Chiesa di Donnaregina Nuova; di Benevento Città Spettacolo, in giro per l’Italia in musei, gallerie, piazze, sagrati, Istituti Italiani di Cultura all’estero, riscuotendo sempre ampissimi consensi di pubblico e di critica; conservando sempre la sua suggestione e la sua magia per un pubblico tanto più attento e complice, quando non avvertito della epifania di un lavoro semplice, rigoroso, artigianale. Il gruppo “Tableaux Vivants” è invitato spesso dall’Accademia di Belle Arti di Napoli, nell’ambito del progetto “L’Accademia Svelata”, a condurre laboratori per gli studenti dei diversi corsi sul tema dei Tableaux Vivants. Mette in scena le rappresentazioni plastiche, tutte costruite sulla tecnica dei Tableaux Vivants”: ”Caravaggio” (su 24 opere pittoriche di Michelangelo Merisi da Caravaggio) “Salvi per Miracolo” (ispirato alle edicole sacre della devozione partenopea), “Mysterium” (sugli affreschi ritrovati della Villa dei Misteri di Pompei), “Il Tempio e il Tempo” (su opere scultoree greco – romane, provenienti prevalentemente dal MAN Museo Archeologico di Napoli), “Passio” (opere pittoriche sulla Passione, da Masaccio a Caravaggio), “Artemisia Gentileschi”(opere pittoriche di Artemisia Gentileschi, prima “pittora” della storia dell’Arte, e di suo padre Orazio).
Fonte : PositanoNews.it