L’Istituto Cultura Tasso, indice una giornata di studi per commemorare la morte di Dickens. Ne…
L’Istituto Cultura Tasso, indice una giornata di studi per commemorare la morte di Dickens. Ne parleranno nella sala dell’hotel Continental di Sorrento , con trasmissione in diretta da parte dei soci onorari nonchè inviati di Positanonews Ambrogio Coppola e Sara Ciocio, Luciano Russo presidente, Silvana Gargiulo, responsabile delle relazioni internazionali , e Antonino Fiorentino , socio dell’Istituto.
La commemorazione è legata al fatto che lo scrittore inglese è stato a Sorrento. Proponiamo una serie di brani tratti dalla libreria dedicata a Sorrento .
“Quel cucuzzolo ripidissimo”:
l’ascesa al Vesuvio di Charles Dickens
” Il fuoco e i boati hanno qualcosa che desta
un’irresistibile desiderio di avvicinarsi di più. Sicché
io e un altro non riusciamo a riposare per molto e ci
avviamo carponi, scortati dal capoguida. Vogliamo
giungere all’orlo del vasto pozzo fiammeggiante, e
cercare di spiarvi dentro un momento. ( … ) Un po’
per le vibrazioni della sottile crosta che pare
minacci di aprirsi sotto i piedi e farci cadere nel
sottostan te golfo rovente (il vero pericolo, se c’è
pericolo); po’ per le esplosioni che ci avvampano il
volto, pei lapilli incandescenti che ci piovono
addosso, e un po’ per il fumo e i solforamenti che ci
soffocano, abbiamo bene di che sentirci storditi,
stralunati, ubriacati. Pure, riusciamo a salire fino
all’estremo lembo e a gettare un rapido sguardo
nell’inferno del fuoco bollente. Poi ci rotol iamo giù
tutti e t re: anneriti, abbruciacchiati, ustionati,
accaldati.”
Charles Dickens, 1845
UN MIRACOLO ACCADUTO A MASSA LUBRENSE NEL 1714
RACCONTATO DA BENITO IEZZI
Per esempio, chi non crederebbe di esclusiva
marca partenopea l’aneddoto di monsignor Perrelli, il quale, propostosi
di sperimentare se i suoi cavalli riuscissero ad avvezzarsi
a non mangiare, avrebbe poi deplorato che quelle povere bestie,
proprio quando s’erano adusate al digiuno, gli avevan giocato
il tiro di morire ? Eppure, molto tempo prima che in Napoli
si pensasse ad attribuire codesto apologo a monsignor Perrelli,
esso era stato raccontato già da Carlo Dickens nelle prime
pagine di Oliver Twist, ove la «facezia» è attribuita a un «vecchio
filosofo inglese». Dunque, tanto il Dickens quanto coloro
che foggiarono a Napoli il personaggio semimitico di monsignor
Perrelli attinsero a una tradizione popolare sparsa nei punti più
lontani di Europa. (Chiamo «semimitico» il personaggio di monsignor
Perrelli, perché, come ha mostrato il Croce, si fusero in
esso due famose bestie di tal cognome: il settecentesco Filippo
e l’ottocentesco Pietro Paolo.)
Dala rivista “la terra delle sirene” diretta da Enzo Puglia
JOHN BULL AL TRAMONTANO-ALLE RADICI DELLA MITOPOIETICA SORRENTINA di Attanasio Mozzillo
Quattro anni dopo, 1845, è la volta di Dickens, che percorre in ferrovia
il tratto da Napoli a Castella1n1nare per proseguire a cavallo lungo le pendici del monte S. Angelo, fino a raggiungere Sorrento attraverso un susseguirsi di spettacolari aperture paesaggistiche, paesi incantati, e ville scenografiche. Nella città una breve sosta, ma tale da costituire «a sublime conclusion to the glory of the day».
Franco Gargiulo Quando sulle strade della Penisola Sorrentina correva il Tram – Il primo treno a Sorrento.
Il celebre scrittore inglese Charles Dickens * (1812 – 1870), l’autore, tra l’altro dei celebri romanzi:“ David Copperfield “ , Il Circolo Piekwick” e “ Le avventure di Oliver Twist”; il romanziere visitò l’Italia nel 1845 e, da questo viaggio trasse lo spunto per scrivere le “ Picture from Italy “; ed ecco cosa annotò a proposito del suo viaggio in Penisola Sorrentina: “ …. Possiamo piacevolmente con la ferrovia …. davanti a Castellammare col suo castello diroccato, oggi abitato da pescatori, che si erge su un ammasso di scogli in mezzo al mare (Rovigliano). Qui la ferrovia si arresta, ma è possibile proseguire in carrozza, in un ininterrotto succedersi di golfi incantevoli e splendidi panorami….. Al tramonto si ritorna in città, costeggiando nuovamente la spiaggia: con il sole che splende da un lato, e dall’altro la montagna che s’abbruna col suo fuoco e il suo fumo, è un modo simpatico per chiudere una giornata memorabile “.
Ama di più la tua città Nino Cuomo
Nel 1831 fu a Sorrento il dolce poeta Samuel Rogers, il quale riconobbe
che “non un bosco di pini, d’aranci, di cedri, non una grotta
rosa dal mare e coperta di sparsi vigneti, che non sia un
incanto”, cosi come Charles Dickens nelle sue “Pitture dall’Italia”
descrive il suo arrivo alla città del Tasso (1845): ” … arrivammo a
Sorrento dove il Tasso trovò ispirazione nelle bellezze di cui è circondato
il paese”.
Fonte : PositanoNews.it